È stata una vera e propria
esecuzione il raid durante il quale lo scorso 30 settembre nella
zona della Duchesca a Napoli è stato ucciso 45enne Luigi
Procopio, assassinato a colpi di pistola davanti ai suoi figli
di 11 anni e 16 anni.
ll giudice per le indagini preliminari di Milano Roberto
Crepaldi ha convalidato il provvedimento di fermo emesso nei
confronti di Antonio Amoroso, detenuto nel carcere di San
Vittore, applicato la custodia cautelare in carcere e dichiarato
la propria incompetenza.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile di
Napoli, infatti, Amoroso ha atteso la vittima nell'androne del
palazzo che si affaccia sul civico 38 e prima sparava a Procopio
alla gamba e poi lo finiva quanto ormai era a terra con altri
colpi di pistola uno dei quali alla testa.
Non solo. Amoroso avrebbe anche sparato alla moglie di
Procopio che era a circa tre metri di distanza per fortuna
mancando il bersaglio.
All'indagato vengono contestati quindi i reati di omicidio
volontario aggravato, tentato omicidio, porto abusivo di
pistola, possesso di documenti falsi (mostrati ai poliziotti
quando l'hanno rintracciato e arrestato) e anche evasione dagli
arresti domiciliari dove si trovava a Minturno, in provincia di
Latina.
Il movente sarebbe riconducibile all'astio che Amoroso aveva
nei confronti di marito e moglie per un presunto debito di 5mila
euro: due anni fa, infatti, quando l'indagato era ricercato
dalle forze dell'ordine per avere sparato alla compagna
dell'epoca (il tentativo di omicidio risale al 2022), Procopio e
la moglie l'avrebbero convinto a costituirsi. Prima, però,
Amoroso avrebbe consegnato 5mila euro in contanti alla moglie di
Procopio affinché li custodisse, parte dei quali usati dallo
stesso Amoroso per l'avvocato e per degli acquisti.
A luglio 2022, la moglie di Procopio, parente di Amoroso, su
input dell'arrestato cominciò a restituire i soldi, in varie
tranches, richiesti proprio da Amoroso dal carcere grazie a un
cellulare che deteneva illegalmente in cella.
Sempre secondo il racconto, malgrado gran parte di quella
somma fosse stata restituita, Amoroso ha continuato a chiedere
alla coppia gli iniziali 5mila euro che aveva consegnato prima
dell'arresto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA