Avrebbe voluto essere ricordato
con l'appellativo di Luciano delle Porte, perché nella sua lunga
vita artistica aveva realizzato ben quattro portali di
altrettante chiese, Luciano Minguzzi, al quale viene dedicata
una mostra nel Varesotto, a Villa Borletti di Origgio, dal 29
settembre al primo dicembre 2024.
Lo scultore, medaglista e incisore, nato a Bologna nel 1911 e
morto a Milano nel 2004, creò infatti la Quinta Porta del Duomo
di Milano (1965), la Porta del Bene e del Male per San Pietro in
Vaticano (1977), la porta per la Chiesa Stella Maris a Porto
Cervo (1988), la Porta della Chiesa di San Fermo Maggiore a
Verona (1997).
Tra le 44 opere, di cui 32 sculture e 12 disegni, quella
di maggior impatto visivo e artistico è l'imponente Uomini del
Lager, in ferro e bronzo, di mt 2 x 4. Composta di 4 moduli
verticali, i due centrali rappresentano uomini e donne
deportati, mentre i due laterali sono le porte piombate dei
vagoni della morte.
Ma di grande interesse sono anche le riproduzioni dei legni
del portone di
San Pietro, 11 pannelli scolpiti a mano che lo stesso artista
volle creare anni dopo, identici a quelli da lui realizzati per
la Basilica in Vaticano. In realtà i pannelli sul portone romano
sono uno in più ma Minguzzi, non volle rifare anche il
dodicesimo. Poter ammirare da vicino le grandi formelle di San
Pietro è comunque un evento poco frequente: i pannelli della
parte alta della porta misurano ognuno mt. 2,80 x 1,70.
Nelle altre sale, sculture che testimoniano l'evoluzione
stilistica, dal bronzo del Saltimbanco del 1937 al collage
Astronomia, del 2002. Durante la durata della mostra, che ha
portato a Villa Borletti opere conservate nell'Archivio
Minguzzi, si terranno due incontri tenuti dalla nipote
dell'artista, Carolina e da Monsignor Daniel Estivill, Membro
del Capitolo di San Pietro.
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