I precari della scuola di Adl Cobas
Lombardia hanno organizzato questa mattina un presidio davanti
all'Ust, ovvero l'ex provveditorato, di Milano, portando anche
il pupazzo di un asino. "Gigio, l'asino prodigio - affermano -,
è disponibile a sanare catastrofici errori dell'algoritmo e
quelli delle delle istituzioni provinciali e scolastiche".
Come hanno fatto sapere dal sindacato, si tratta infatti di
un "gesto provocatorio" per richiamare l'attenzione "su una
situazione intollerabile: la totale mancanza di trasparenza
nelle assegnazioni e mancato riconoscimento del merito; le
ingiustizie che le lavoratrici ei lavoratori pagano sulla
propria pelle con licenziamenti illegittimi; la discontinuità
didattica per gli studenti e il deterioramento della qualità del
servizio didattico".
L'algoritmo, proseguono, "è una macchina che non comprende le
nostre competenze e i nostri bisogni, provocando errori
irreparabili per le nostre vite.
Noi non ci arrendiamo, lottiamo insieme per la trasparenza nelle
assegnazioni delle cattedre, il riconoscimento della dignità del
lavoro precario nella scuola, l'abolizione di un sistema di
reclutamento lesivo dei diritti del personale della scuola e
degli studenti e per fare sì che il merito non sia solo uno
slogan usato da questo ministero tutto fuffa e propaganda".
"Meritevoli - aggiungono da Adl Cobas - sono coloro che negli
anni hanno garantito un servizio pubblico grazie al loro lavoro
sempre più precario. Scusandoci con tutti gli asini del mondo,
perdonateci se utilizzeremo un falso immaginario del buon asino
per denunciare le vergogne di questo meccanismo ingiusto, iniquo
e clientelare".
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