Continua la protesta a Milano -
oggi è il 42/mo sabato consecutivo - delle associazioni
palestinesi, dei centri sociali fra i quali in particolare il
Vittoria e di studenti e di simpatizzanti perché Israele si
ritiri dalla Striscia di Gaza e così finisca la guerra. Un
presidio - al quale prendono parte circa 500 persone (dati degli
organizzatori) - si sta svolgendo dalle 17 in piazza San Babila.
In precedenza è stato attuato, verso le 16, un boicottaggio
simbolico del ristorante McDonald's in via Santa Radegonda a due
passi da piazza Duomo. Da qui è poi nato un corteo che si è poi
via via ingrossato verso appunto piazza San Babila.
I partecipanti hanno rivendicato, tra l'altro, il "diritto
all'esistenza e alla resistenza, il ritorno dei profughi a Gaza
e la libera autodeterminazione". "La pianificazione del
genocidio palestinese per l'esproprio della terra per
l'insediamento di coloni di religione ebraica provenienti da
ogni parte del mondo viaggia di pari passo al progetto di
'guerra totale' fino alla teorica vittoria del governo sionista
del criminale Netanyahu e purtroppo di una grande parte della
società israeliana", è stato affermato. Sono stati anche
denunciati "violenze, torture e abusi sessuali" nelle carceri
israeliane a danno di palestinesi.
"Ancora una volta, i milanesi e tutto il centro città, sono
ostaggio di questi soggetti, che dalle migliaia di ottobre
scorso oggi sono sempre meno, i quali continuano, imperterriti,
a bloccare la circolazione, a disturbare i turisti, a creare
disagi ai commercianti in giornate di forte shopping e ad
inveire contro Israele e il governo Meloni. Dal Comune di Milano
non è mai arrivata alcuna condanna, preferiscono rimanere muti",
ha commentato il deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo De
Corato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA