Il presidente della Regione
Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza per
la prevenzione e il controllo della peste suina africana.
"Con questo provvedimento - spiega il governatore -
intendiamo favorire al massimo le attività di depopolamento dei
cinghiali, principali vettori della peste suina nei suini
allevati e responsabili di ingenti danni all'agricoltura.
L'ordinanza conferma tutti i provvedimenti già in essere, ma
intende agevolare la lotta ai cinghiali con meno vincoli
burocratici e di gestione delle risorse economiche".
Nelle aree protette, come parchi e riserve naturali, viene
introdotto il principio del potere sostitutivo da parte di
Regione Lombardia qualora l'Ente gestore non sia in grado di
adottare il Piano di controllo. I comprensori di caccia
regionali potranno disporre delle risorse economiche non
utilizzate per le attività di controllo e gestione del
cinghiale, favorendo la realizzazione di strutture adatte al
conferimento e stoccaggio in loco delle carcasse.
E le attività di controllo del cinghiale coordinate dalle
polizie provinciali potranno essere autorizzate senza
necessariamente prevedere la presenza di un agente, utilizzando
modalità da remoto. Lo sparo sarà consentito anche da veicolo
(ad esempio dal cassone di un pickup). Gli operatori potranno
inoltre avvalersi di visori notturni e qualsiasi fonte luminosa
che possa agevolare l'attività.
Secondo l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro
Beduschi "si tratta di un'ulteriore risposta alla necessità di
controllare questa specie invasiva - conclude - a tutela del
patrimonio zootecnico rappresentato dagli allevamenti di suini
che, ormai da mesi, hanno rafforzato al massimo le misure di
sicurezza per proteggere un settore fondamentale per
l'agroalimentare lombardo e nazionale. Oggi le carni provenienti
dai nostri allevamenti sono le più sicure e controllate al
mondo".
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