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Turbigo dice no alla festa islamica, il Tar di nuovo sì

Turbigo dice no alla festa islamica, il Tar di nuovo sì

Dopo l'intervento del Prefetto per la festa del Ramadan

MILANO, 13 giugno 2024, 16:20

Redazione ANSA

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Moschea Essa-Comune di Turbigo 2 a 0: dopo che il Tar della Lombardia lo scorso aprile aveva chiesto l'intervento del prefetto di Milano per permettere la festa di fine ramadan a cui si opponeva il sindaco Fabrizio Allevi (e che si è tenuta al campo sportivo), ora dal tribunale amministrativo arriva un secondo stop al Comune, questa volta dopo il no all'uso del campo Colombo per la festa del Sacrificio, lunedì prossimo.
    Alla nuova richiesta dell'associazione Moschea Essa, il Comune aveva risposto con una mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso 27 maggio, che motivava anche con il fatto che due richieste in pochi mesi di utilizzare il campo sportivo per la preghiera non avevano più carattere di eccezionalità ma lo avrebbero di fatto reso un luogo di culto, scopo a cui non è destinato. E quando l'associazione si è rivolta al Tar, il tribunale "in tre giorni" quindi "in un tempo eccezionalmente rapido ha sospeso la mozione e ci ha ordinato di concedere il luogo un'altra volta per lo stesso tipo di attività" ha spiegato il sindaco Fabrizio Allevi.
    Vicenda "preoccupante" che "espropria di fatto un Consiglio Comunale del diritto/dovere di pronunciarsi" secondo il sindaco Fabrizio Allevi. "Noi non ci fermeremo - promette - e porteremo all'attenzione del Governo e nelle dovute sedi questa triste e preoccupante vicenda".
    Dichiarazioni "stupefacenti" secondo l'avvocato Luca Bauccio, legale di Moschea Essa. "Corre l'obbligo di ricordare che le elezioni democratiche non servono a conferire al consiglio comunale e al sindaco il potere di disapplicare le leggi" commenta. "Sembra che per il Sindaco Allevi e per la sua maggioranza di consiglieri comunali non viga la Costituzione e le leggi e nemmeno lo statuto comunale ma la loro legge politica fondata sulla discriminazione e la persecuzione di una pacifica minoranza religiosa che ha chiesto solo uno spazio per pregare in una giornata di festa" prosegue e conclude: "si preoccupi il sindaco di eseguire l'ordinanza del Tar e cessi, lui e la sua maggioranza di violare la legge".
   

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