L'aula Foscolo dell'Università di
Pavia ha ospitato questa sera la cerimonia di consegna del
'Premio Internazionale Gerolamo Cardano' a Francesco Battistini,
inviato speciale del "Corriere della Sera". Ad organizzarlo è il
Rotary Club Pavia.
Roberto Calabrò, presidente del Rotary, ha ricordato che
"Battistini rappresenta tutti i giornalisti che rischiano
quotidianamente la vita per raccontarci quello che accade nei
difficili scenari di guerra. Il Premio vuole accendere
l'attenzione su questo lavoro che viene svolto con grande
spirito di sacrificio".
Battistini, originario di Pavia, ha raccontato gli esordi
della sua carriera da cronista e poi la svolta quando fu mandato
al seguito di un'organizzazione umanitaria di Lecco in Bosnia
negli anni Novanta, durante la guerra nell'ex Jugoslavia. "Le
tecnologie hanno cambiato il mestiere dell'inviato, rendendolo
per certi versi più complesso - ha spiegato Battistini -. Oggi
dobbiamo fare i conti anche con l'intelligenza artificiale; però
il fattore umano resta ancora determinante per cogliere notizie
che ad altri possono sfuggire".
"Non mi era mai successo di dover seguire due guerre in
contemporanea, come accade attualmente in Ucraina e a Gaza, è
davvero difficile - ha aggiunto l'inviato del 'Corriere della
Sera' -. E' possibile anche oggi cercare informazioni che non
compaiono nel web, ma servono risorse finanziarie che spesso non
sono a disposizione dei mezzi di comunicazione".
Nel corso della cerimonia è stato ricordato anche Mino
Milani, il grande scrittore pavese morto due anni fa all'età di
94 anni.
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