Garantire che le future generazioni
di medici, infermieri e psicologi siano adeguatamente preparate
a gestire situazioni complesse e delicate con bambini affetti da
malattie oncologiche e le loro famiglie. Questo l'obiettivo di
un progetto di ricerca e formazione promosso dal gruppo di
lavoro dedicato al "Miglioramento della formazione alla
comunicazione in oncologia pediatrica". Quest'iniziativa,
approvata dai consigli direttivi di Aieop (Associazione italiana
di ematologia e oncologia pediatrica) e Fiagop (Federazione
italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica), mira
a colmare una lacuna critica nella preparazione degli operatori
sanitari che si occupano di bambini affetti da malattie
oncologiche. Il gruppo, guidato dal professor Carlo Alfredo
Clerici (Istituto Nazionale dei Tumori e UniMi) con la preziosa
collaborazione della dottoressa Rossella Marsala, ha delineato
così un percorso articolato in diverse fasi.
La prima, avviata a marzo 2023, ha comportato un'approfondita
analisi dell'offerta formativa delle scuole di specializzazione
in pediatria in Italia. Nella fase successiva del progetto sono
stati esaminati i programmi accademici e i corsi commerciali
internazionali dedicati alla comunicazione e alla relazione
medico-paziente in pediatria. La terza fase del progetto si è
data lo scopo di proporre l'integrazione di insegnamenti
specifici sulla comunicazione nei curricula universitari e
specialistici degli operatori sanitari.
Le implicazioni di questa ricerca sono significative. Da un
lato, emerge la necessità di un rinnovato impegno nel promuovere
la formazione specialistica in comunicazione per gli operatori
sanitari in Italia, in particolare nel settore dell'oncologia
pediatrica. Dall'altro, si evidenzia l'opportunità di sviluppare
partenariati internazionali per accedere alle migliori pratiche
disponibili a livello globale.
"Aieop e Fiagop - spiegano in una nota le due associazioni -
auspicano che le istituzioni vogliano accogliere l'invito ad
aggiornare i percorsi formativi degli specializzandi in
pediatria e oncologia, estendendo poi questa implementazione
formativa a tutte le scuole delle diverse specializzazioni
medico-infermieristiche".
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