Un uomo di 52 anni è stato
sottoposto a provvedimento di allontanamento dalla casa
familiare, con braccialetto elettronico e divieto di
avvicinamento per maltrattamenti in famiglia.
La misura cautelare è stata eseguita dalla Polizia di Stato
il 25 maggio a Monza. L'uomo è accusato di aver maltrattato per
anni la moglie e i figli, con un incremento delle violenze a
partire dalla pandemia. Nel 2023 l'uomo ha perso il lavoro e ha
iniziato ad abusare sempre più di alcol, divenendo ancor più
violento e sfruttando ogni pretesto per litigare, fino ad
arrivare a minacciare di uccidere sia lei che la figlia
maggiorenne, sotto gli occhi del figlio minore, impugnando un
machete. "Ti faccio a pezzi con il macete, morta di fame" una
delle minacce. Poi le ha stretto le mani alla gola, l'ha presa a
pugni, le ha sbattuto il telefono in faccia o l'ha ferita con
altri oggetti appuntiti. In una circostanza la donna ritornando
a casa ha trovato le porte piene di sputi, così come le foto sue
e dei suoi figli, buttate a terra e ricoperte di sputi, cornici
rotte, bottiglie di birra che aveva bevuto rotte sul pavimento.
A seguito dell'ennesima minaccia di morte con un coltello,
nell'aprile 2024 la moglie ha deciso di denunciare, facendo
partite il "Codice Rosso".
L'attività investigativa svolta dagli agenti della Polizia di
Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, ha
consentito di accertare cosa sia successo e la Procura della
Repubblica di Monza ha chiesto e ottenuto dal gip di Monza
l'applicazione l'allontanamento dalla casa familiare, il divieto
di avvicinamento e il braccialetto elettronico.
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