/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Amministratori giudiziari, buon percorso da Alviero Martini spa

Amministratori giudiziari, buon percorso da Alviero Martini spa

Relazione positiva a giudici. Presto revoca misura prevenzione

MILANO, 09 aprile 2024, 13:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una prima relazione "positiva", data la collaborazione della società, e la prospettiva di revoca della misura di prevenzione nel giro di qualche mese, dopo la pausa estiva. E' il quadro tracciato dagli amministratori giudiziari, nominati dal Tribunale di Milano a metà gennaio col compito di bonificare i rapporti con i fornitori della Alviero Martini spa, azienda di moda specializzata in borse ed accessori e finita in amministrazione giudiziaria quasi tre mesi fa.
    Gli accertamenti dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e del pm Paolo Storari avevano stabilito che la spa, nel 2003 ceduta dallo stilista piemontese a Final di Luisa Angelini, avrebbe massimizzato i profitti appaltando, senza controlli, la produzione di intere linee, in particolare di pelletteria, a società terze che non sarebbero state in grado di soddisfare le richieste. A loro volta, tali società, nonostante l'espresso divieto messo nero su bianco nel contratto, avrebbero subappaltato le commesse a laboratori-dormitorio gestiti da cinesi con "sfruttamento del lavoro". Schema simile che ha portato il 5 aprile in amministrazione giudiziaria la Giorgio Armani Operations.
    Nell'udienza di oggi alla Sezione misure di prevenzione (giudici Roia-Rispoli-Cucciniello) gli amministratori giudiziari Marco Mistò e Ilaria Ramoni hanno evidenziato la collaborazione in questi mesi da parte della società, attraverso organi direttivi e avvocati. Società che sta predisponendo il modello 231, ossia quello sulla responsabilità amministrativa degli enti, e una "due diligence" per il controllo sulla filiera produttiva. Mentre è in fase di risoluzione il contratto con una delle società fornitrici, la Crocolux srl.
    La prossima udienza è fissata per il 22 maggio e gli amministratori giudiziari hanno già presentato ai giudici un cronoprogramma e una "previsione prognostica positiva" di revoca della misura di prevenzione. Mentre gli accertamenti del pm Storari potrebbero portare a nuove misure su altri colossi della moda, c'è la prospettiva concreta della convocazione di un tavolo, come suggerito dal presidente Fabio Roia, sul settore moda da parte della Prefettura.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza