(ANSA) - MILANO, 01 GIU - Gli indizi che fanno ritenere che
sia stato un omicidio sono preponderanti rispetto a quelli che
fanno ipotizzare il suicidio. Lo ha sostenuto il aula il pm di
Milano Francesca Crupi che ha ribadito la richiesta di
condannare a 30 anni di carcere Marco Venturi, 45 anni, accusato
di aver ucciso la fidanzata Carlotta Benusiglio, stilista di 37
anni che fu trovata impiccata con una sciarpa ad un albero nei
giardini di piazza Napoli, a Milano, la notte del 31 maggio
2016.
A sei anni di distanza, il pubblico ministero, nel corso del
processo con rito abbreviato, ha di nuovo elencato gli elementi
che portano a sostenere che la stilista sia morta per mano del
suo fidanzato: per esempio, ha sottolineato, in base ai filmati
delle telecamere, la presenza di lui sul "luogo del delitto" con
lei che cerca di rientrare a casa ma si accorge che le chiavi le
ha lui e quindi devia verso il parchetto in centro alla piazza.
Inoltre ha ricordato l'ennesimo e pesante litigio tra i due
durante quella serata in cui avevano anche bevuto, e le varie
versioni fornite da Venturi, sia a verbale che intercettato,
mentre l'unica versione, "quella vera", non l'ha mai raccontata.
Anche i legali che rappresentano i familiari di Carlotta,
gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, hanno
confermato la richiesta di condanna. La sentenza, che era
prevista per oggi, slitterà probabilmente alla prossima
settimana.
Quella di oggi è la seconda discussione delle parti dopo che
il procedimento era stato sospeso per via di una perizia chiesta
dal gup Raffaella Mascarino.
Intanto la sorella di Carlotta, Giorgia Benusiglio, in un
post su Facebook di ieri, giorno dell'anniversario della
tragedia, oltre al rimpianto di non essere stata con lei quella
notte, ha scritto: "mi auguro con tutto il cuore che tu possa
ricevere giustizia. Il pensiero di poterti ridare finalmente la
dignità che ti è stata portata via ci fa bene al cuore" (ANSA).