"Capisco la passione che anima i
tifosi, ma in vista di prossimi eventi che potrebbero riportare
nelle piazze tanta gente è opportuno che Amministrazioni e
Prefetture chiedano un parere preventivo al Comitato tecnico
scientifico, in modo da affrontare preparati e per tempo
eventuali nuove occasioni di grandi e incontrollati
assembramenti. La direzione dell'assessorato al Welfare è
disponibile a ogni tipo di collaborazione". È un passaggio della
lettera che la vicepresidente e assessore al Welfare della
Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha scritto al prefetto di
Milano, Renato Saccone, e al sindaco, Giuseppe Sala a proposito
degli assembramenti di domenica nel centro del capoluogo
lombardo, a seguito dei festeggiamenti per lo scudetto
dell'Inter.
"Da milanese e soprattutto in qualità di vicepresidente e
assessore regionale al Welfare - ha spiegato - ho osservato con
profonda preoccupazione quanto è avvenuto domenica in piazza
Duomo. Nel corso di questa fase emergenziale, condizionata dalla
pandemia, infatti mi sono spesso spesa in raccomandazioni legate
all'importanza del senso civico e di comportamenti volti alla
prudenza e al rispetto delle regole che in questa occasione non
sono stati rispettati". "Lungi da me - ha proseguito - voler
esprimere giudizi nei confronti dei tifosi, dei quali capisco la
passione, specie davanti al raggiungimento di un traguardo
sportivo così importante. Rilevo però come fosse prevedibile che
la voglia di socialità e di un ritorno alla normalità andasse a
interessare i festeggiamenti, ampiamente annunciati, e che tali
festeggiamenti sarebbero inevitabilmente sfociati in
concentramenti di persone. Era altrettanto prevedibile che anche
la soglia di attenzione su distanziamenti e uso delle mascherine
si sarebbe notevolmente abbassata".
Sotto la lente della vicepresidente, alcune esperienze
passate, come l'incontro Atalanta-Valencia del 19 febbraio 2020.
"Fatti - ha ricordato l'assessore al Welfare - che devono
servire da esempio per organizzare con anticipo l'accesso ai
possibili luoghi di maggiore assembramento, attivare
informazioni di servizio e messaggi di sensibilizzazione, oltre
a prevedere, per quanto possibile, rigorosi controlli".
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