"Ci stiamo adoperando affinché il
nostro mondo produttivo e commerciale possa ripartire in
sicurezza. Quando saremo pronti, lo faremo". Lo ha spiegato
l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera a l'Aria che
tira, su La7, rispondendo alla domanda se la Lombardia sarebbe
disponibile a ripartire 'per ultima' rispetto alle altre Regioni
con meno contagi.
"Noi vogliamo partire in sicurezza - ha risposto Gallera -
partire per primi o per ultimi mi appassiona poco. Il tema vero
è di quello di evitare che una riapertura porti a un incremento
della diffusione del contagio. Dobbiamo capire come si convive
con il virus quali sono i modelli che ci consentono di attivare
una vita sociale e imprenditoriale con il coronavirus. Noi
riteniamo che adottare di protocolli precisi, realtà per realtà,
con mascherine, distanziamento, guanti, gel, misurazione della
febbre siano strumenti utili. Quando noi avremo la certezza che
in alcune filiere tutto questo avviene potremo ripartire,
vedremo quando. Non è un problema del quando ma del come".
Per la fase 2, "stiamo lavorando ad un rafforzamento della
medicina del territorio attraverso il telemonitoraggio e la
teleassistenza" perché "la sorveglianza sarà un elemento
centrale" ha poi aggiunto l'assessore, spiegando che "stiamo
costruendo un meccanismo per cui i medici di medicina generale
dovranno essere le nostre sentinelle". Quanto ai test
sierologici, che oggi partono anche sul territorio di Milano,
Gallera ha avvertito: "La patente di immunità non c'è, non ci
sono scorciatoie".
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