Fabrizio Corona, arrestato nelle scorse settimane con l'accusa di intestazione fittizia di beni mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali, deve rimanere in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Milano che ha respinto l'istanza di scarcerazione della difesa dell'ex fotografo dei vip, che aveva già cercato, senza esito, di ottenere la revoca dell'ordinanza cautelare dal gip. Venerdì scorso, invece, dopo l'udienza davanti al riesame che si è tenuta giovedì, i giudici hanno concesso gli arresti domiciliari a Francesca Persi, collaboratrice di Corona e presunta prestanome. A casa della donna, infatti, sono stati trovati gli oltre 1,7 milioni di euro in contanti nascosti in un controsoffitto e sarebbe stata sempre lei a portare altri contanti in Austria. Corona, sia nell'interrogatorio che davanti al riesame, si è difeso spiegando di non esser un criminale e che su cui soldi, in 'nero' delle serate nei locali, sarebbe stato ancora in tempo per pagare le tasse.
E' "abbattuto e preoccupato" e non riesce "a capire l'accusa" di intestazione fittizia di beni Fabrizio Corona, l'ex fotografo dei vip in carcere a San Vittore dal 10 ottobre scorso, stando a quanto riferito dal suo avvocato, il legale Ivano Chiesa, che anche stamani lo ha incontrato. Oggi il Tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione della difesa, che aveva già cercato, senza esito, di ottenere la revoca dell'ordinanza cautelare dal gip. Il legale, che ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame, si è detto "sconcertato dal fatto di avere appreso la notizia del rigetto dell'istanza dalla stampa, prima che dalle vie ufficiali". E ha ribadito: "Non posso che prendere atto di questo atteggiamento di forza della giustizia nei confronti di Corona". Secondo Chiesa, l'ex paparazzo "non è il pericolo pubblico numero uno per l'Italia", ma quando "si parla di Corona la giustizia mostra sempre i muscoli".
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