"La Giunta Bucci da anni persegue
la totale svendita del patrimonio immobiliare pubblico. Adesso è
arrivato il turno dello Stadio. Mentre le due società sportive
ragionano su una proposta di acquisto e gestione, il vicesindaco
Piciocchi ha affermato in televisione di aver "sollecitato" CDS,
un'azienda che si occupa di realizzare centri commerciali, a
presentare un'offerta per il Ferraris. La stessa CDS a cui il
Comune ha versato 27 milioni di euro pubblici per l'arena
sportiva del palasport, dopo che la stessa società l'aveva
precedentemente acquistato dal Comune pagandolo 14,
trasformandolo in un maxi-centro commerciale di cui CDS ha
mantenuto la proprietà (e i futuri profitti)". Lo denuncia in
una nota il segretario cittadino del Pd Simone D'Angelo.
"La stessa CDS protagonista del Waterfront, progetto di
riqualificazione delle aree della Fiera di Genova che non
avrebbe dovuto comportare alcun esborso di denaro pubblico, e
che invece ha visto il Comune di Genova protagonista di
investimenti per quasi 160 milioni di euro pubblici, per un'area
ad oggi destinata alla sola edilizia residenziale di lusso. Sarà
questo il destino anche dello Stadio? - chiede D'Angelo -
Quanti nuovi mq di area commerciale dovranno essere autorizzati
per garantire la sostenibilità economica dell'operazione? Sul
futuro dei beni pubblici della città serve una vera regia
istituzionale e, soprattutto, serve più trasparenza. Perché a
rileggere la storia (recente) viene il dubbio che i beneficiari
di queste operazioni di svendita del patrimonio pubblico non
siano di certo le genovesi e i genovesi".
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