Sabato aveva chiamato i carabinieri
e ammesso di avere ucciso la nonna in casa con un paio di
forbici, oggi davanti al gip ha negato di essere stato lui e di
essere stato in casa quando la nonna, Andreina Canepa, veniva
uccisa. Per Simone Monteverdi, 22 anni, in carcere per
l'omicidio avvenuto a Chiavari (Genova), il suo difensore,
l'avvocata Ilaria Tulino, al termine della convalida
dell'arresto da parte del gip Angela Nutini, ha chiesto una
visita urgente con uno specialista. Nei prossimi giorni,
inoltre, verrà chiesto un accertamento medico sulle condizioni
mentali del giovane tramite incidente probatorio.
Il ragazzo sabato mattina aveva chiamato i carabinieri
dicendo che la nonna stava male. Quando i militari erano
arrivati nell'appartamento avevano trovato l'anziana a terra in
un lago di sangue. Monteverdi aveva ammesso di averla colpita
con un paio di forbici che aveva poi buttato fuori dalla
finestra. "Non so perché l'ho fatto" aveva detto. Il giovane,
con un carattere chiuso e introverso, negli ultimi nove mesi si
era chiuso in casa ed era diventato sempre più aggressivo in
particolare con la madre. La donna si era rivolta più volte alle
forze dell'ordine tanto che era stato attivato l'iter per
l'ammonimento da parte del questore. La madre si era anche
rivolta ai servizi sociali che in questi giorni avrebbero dovuto
vedere Simone.
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