Una donna genovese di 30 anni è
stata arrestata dai carabinieri del nucleo operativo della
Compagnia Genova Centro per tentata rapina aggravata e lesioni
personali in applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare
emessa dal gip del Tribunale di Genova su richiesta della
Procura. Secondo quanto ricostruito grazie alle indagini
condotte dai carabinieri, l'arrestata avrebbe aggredito una
donna di 65 anni che stava passeggiando su Corso Montegrappa in
pieno giorno, minacciandola di trafiggerla al collo con una
siringa. L'ha spinta contro un muro, immobilizzandola per
rovistare nella borsa e impossessarsi del contenuto. La vittima,
schiacciata ripetutamente contro la parete e ferita al collo con
l'ago della siringa, ha reagito anche grazie all'aiuto di alcuni
passanti, riportando poi lesioni giudicate guaribili in 10
giorni. Le indagini sono state avviate anche grazie all'Il
Nucleo Operativo della Compagnia CC Genova Centro, a seguito di
attività investigativa, ha tratto in arresto una donna trentenne
genovese per il reato di tentata rapina aggravata e lesioni
personali, in applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare
emessa dal GIP del Tribunale di Genova, su richiesta della
locale Procura. Secondo quanto ricostruito dalle indagini,
l'arrestata avrebbe aggredito una donna sessantacinquenne che
stava passeggiando su Corso Montegrappa in pieno giorno,
minacciandola di trafiggerla al collo con una siringa.
Contestualmente la spingeva contro un muro, la immobilizzava e
iniziava a rovistare nella borsa per impossessarsi del
contenuto. La vittima, schiacciata ripetutamente contro la
parete e ferita al collo con l'ago della siringa, riusciva
comunque a reagire con l'aiuto di alcuni passanti, riportando
poi lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Le indagini
venivano immediatamente avviate grazie all'intervento di un
carabiniere del reparto, libero dal servizio, che si è trovato a
pochi passi dal luogo del fatto: il militare ha prestato le
prime cure alla vittima e poi si è messo alla ricerca
dell'autrice dell'aggressione e l'ha individuata mentre entrava
nel portone di un grande condominio. Le successive indagini
hanno consentito di identificare la donna che aveva lì il
proprio domicilio. L'analisi dei filmati di videosorveglianza e
le testimonianze raccolte oltre al riconoscimento effettuato
dalla vittima hanno consentito l'arresto.
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