"La decisione di dimettermi non è
stata dettata da alcun isolamento politico, non c'è stato alcun
isolamento politico, anzi grazie a chi mi ha fatto sentire
grande vicinanza come Salvini, Nordio, Santanché. Sicuramente,
con l'avvocato Savi, se avessimo fatto ricorso in Cassazione, lo
avremmo fatto anche contro la seconda ordinanza, però sarebbe
stato un muro contro muro che mi avrebbe sì martirizzato, ma la
procura non avrebbe cambiato posizione, avremmo combattuto una
battaglia sulla pelle della Liguria". Lo ha detto Giovanni Toti
durante la conferenza stampa dopo l'incontro con i
rappresentanti della sua lista a Genova.
Toti ha aggiunto: "Abbiamo deciso che la cosa più logica era
dare la parola ai liguri, e non ci siamo messi di traverso
neppure sul giudizio immediato, che complicherà la vita a noi e
ai magistrati. Io continuo a dire che ho capito quali sono i
reati che mi vengono imputati ma non penso di essere colpevole,
quindi la cosa migliore è incontrarci in un'aula di giustizia
dove davanti a giudizi terzi ognuno dirà la sua".
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