Nella Giornata mondiale del
rifugiato che si celebra domani e a pochi giorni dal naufragio
davanti alle coste della Calabria in cui hanno perso la vita
decine di persone, tra cui molti bambini, la Comunità di
Sant'Egidio invita tutti a partecipare alla veglia 'Morire di
Speranza', per ricordare tutte le donne e gli uomini morti lungo
le rotte delle migrazioni.
A Genova, nella basilica della SS. Annunziata del Vastato
domani alle ore 18,15 verranno ricordate le 66mila persone morte
dal 1990 a oggi nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via
terra, dell'immigrazione verso l'Europa. Un conteggio
drammatico, che nell'ultimo anno ha subito una preoccupante
accelerazione: sono infatti ben 800 le persone che, da gennaio,
hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel
tentativo di raggiungere l'Europa, come accaduto nei giorni
scorsi a largo di Roccella Jonica e Lampedusa. "Una tragedia dai
costi umani elevatissimi - 5 morti al giorno - che deve scuotere
la coscienza dell'Europa e spingerla a ripristinare missioni di
salvataggio in mare e aprire vie legali e sicure - si legge
nella nota -, sul modello dei corridoi umanitari. Durante la
veglia verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e
accese candele in loro memoria. Parteciperanno numerosi
immigrati di diversa origine, alcuni dei quali venuti in Italia
con i corridoi umanitari, e saranno presenti anche familiari e
amici di chi ha perso la vita in mare".
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