"Forte preoccupazione per un'azione
amministrativa che nelle ultime settimane è rallentata" e "per
la fase che sta attraversando l'Autorità di sistema portuale e
gli effetti che potrebbe produrre sulla gestione del porto". Gli
operatori portuali e le amministrazioni savonesi lanciano
l'allarme con una lettera indirizzata al commissario
straordinario dell'Adsp del Mar ligure occidentale Paolo
Piacenza, per dire che "è necessario andare avanti con le
pratiche e i progetti indispensabili per gli scali di Savona e
Vado ligure" e non devono esserci "ingiustificate dilazione dei
tempi".
L'appello firmato da Provincia e Comune di Savona, sezione
terminalisti dell'Unione industriali, Isomar, Unione utenti del
porto e sindacati che hanno scelto di "parlare con una sola
voce" è chiaro: "Pur nel rispetto dei ruoli istituzionali e pur
comprendendo la giusta cautela dettata dal particolare momento,
si chiede di tenere nella giusta considerazione le necessità
dello scalo di Savona e Vado - spiegano - evitando
un'ingiustificata dilazione dei tempi anche rispetto a pratiche
importanti e urgenti già istruite a suo tempo dagli uffici per
interventi di breve e di medio termine".
Il riferimento è chiaramente all'inchiesta che ha portato
agli arresti in carcere per l'ex presidente Paolo Emilio
Signorini e domiciliari per il presidente della Regione Giovanni
Toti e l'imprenditore portuale Aldo Spinelli. In pista ci sono
"progetti di lungo periodo, come la totale messa in funzione di
Funivie, che restano cruciali per le prospettive di sviluppo del
porto, nonché per la sua accessibilità e per l'interazione tra
porto e città" ma anche "attività urgenti che garantiscono la
continuità operativa, per le quali i lavori preparatori degli
uffici necessitano per essere portati avanti dei dovuti passaggi
deliberativi".
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