Passeranno tutti almeno un'altra
notte in carcere gli otto anarchici arrestati venerdì sera dai
carabinieri davanti all'ex latteria occupata in centro storico e
accusati a vario titolo di resistenza, lesioni aggravate e
danneggiamento. Gli otto, assistiti dagli avvocati Alessandro
Gorla e Pietro Serracchieri, sono stati tutti interrogati oggi
dalla gip Angela Nutini nel carcere di Marassi e hanno fornito
la loro versione dei fatti. A causa del protrarsi dell'udienza
di convalida la gip ha tuttavia rinviato a domani mattina
l'ordinanza in cui dovrà decidere se scarcerarli e/o disporre
misure cautelari alternative. Il sostituto procuratore Giuseppe
Longo ha chiesto per tutti la custodia cautelare in carcere.
Davanti al carcere di Marassi per tutto il giorno si è svolto un
piccolo presidio di solidarietà.
Intanto la Digos indaga sugli episodi di vandalismo che sono
stati compiuti ieri pomeriggio nell'ambito del corteo di
solidarietà con gli arrestati che ha attraversato il centro
storico. Nell'ambito di una manifestazione a cui hanno
partecipato oltre cinquecento persone, un piccolo gruppo di
manifestanti con cappucci e volto coperto ha mandato in frantumi
le vetrine di due banche e danneggiato diverse auto in sosta.
Prese di mira anche alcune telecamere di Città sicura e altre
poste sopra al commissariato Centro in piazza Matteotti.
Centinaia le scritte che hanno imbrattato i muri dei palazzi tra
via Garibaldi e altre strade attraversate dal corteo. Stamattina
gli operai di una ditta specializzata incaricata da Aster hanno
cominciato a ripulire la facciata e i gradini di accesso di
palazzo Tursi. Il costo dell'intervento è di circa 10mila euro.
I reati ipotizzati sono quelli di imbrattamento e danneggiamento
ma la Procura non esclude di vagliare anche ipotesi di reato più
pesanti, come quella di devastazione. Il fascicolo sarà aperto
nelle prossime ore, dopo l'invio di una prima relazione
dettagliata da parte della Digos.
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