Il presidente del Consiglio
comunale di Genova Carmelo Cassibba ha tenuto oggi l'orazione
ufficiale in occasione del 79° Anniversario dell'eccidio di
Bornasco nella frazione Gualdrasco, in provincia di Pavia. A
rappresentare Genova e il Comitato permanente della Resistenza
della provincia di Genova, anche il gonfalone della città.
"Dal 23 aprile 1945 - ha detto il presidente del consiglio
comunale - Genova e Bornasco sono unite da un forte legame, nato
dal dolore scaturito da uno degli episodi più tragici legati
alla Resistenza italiana, durante la Seconda Guerra Mondiale,
esempio della violenza e delle atrocità commesse
dall'occupazione nazifascista in Italia e testimonianza della
brutalità del regime e della determinazione dei partigiani nel
lottare per la libertà del nostro Paese. La memoria delle
vittime e dell'altruismo degli abitanti di Bornasco nell'aiutare
i sopravvissuti, non curanti delle conseguenze, è un libro di
molte pagine, di tante storie personali e collettive, di
individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida che
si era presentata loro in quei tragici giorni di aprile e ci
ricorda che siamo chiamati a rispondere di noi stessi di fronte
alla scelta di agire o meno, di intervenire per migliorare le
cose, nonostante il tanto, tantissimo che potremmo avere da
perdere. È per questo che siamo qui oggi, per effettuare il
difficile, complesso lavoro della memoria di cui ogni società
civile ha responsabilità: per ricordare e onorare tutti gli
uomini e le donne che, con le loro azioni e il loro sacrificio
contro l'oppressione, ci hanno consegnato i doni preziosi di
libertà e democrazia che hanno trovato consacrazione nella
nostra Costituzione".
Nell'imminenza della Liberazione, il 23 aprile 1945, 25
detenuti politici, tra i quali molti personaggi di spicco della
Resistenza ligure, furono caricati come ostaggi dalle SS su una
corriera per essere trasferiti verso il nord, destinazione
Bolzano. Giunto la mattina successiva a Bornasco, in località
Pontelungo frazione del comune di Vidigulfo (Pavia), il
convoglio venne attaccato da alcuni aerei alleati: gli uomini di
scorta si misero subito al riparo, mentre i prigionieri furono
lasciati esposti al mitragliamento. Quattro di essi furono
mortalmente colpiti mentre altri due furono uccisi mentre
tentavano la fuga.
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