"Centodieci anni di storia e
passione biancoceleste, di imprese epiche, di cadute e risalite.
Di tormento ed estasi, come recitava un vecchio striscione di
tanti anni fa. Siamo di fronte a una cifra troppo tonda, troppo
suggestiva per fingere che sia un traguardo come gli altri".
Antonio Gozzi scrive una lettera d'amore alla sua Entella, che
compie 110 anni. "Mi sono innamorato di te quando da bambino
salivo gli scalini del Comunale stringendo la mano a mio papà -
scrive Gozzi -. Quindi sei diventata una di famiglia quasi per
caso, ma quel giorno avevo una sola certezza: si può superare
ogni ostacolo quando si è animati dalla volontà̀ di costruire
lasciando da parte divisioni, polemiche, timori. In questi
diciassette anni ho voluto che incarnassi valori come etica,
altruismo, lavoro di squadra, vicinanza al territorio,
attenzione al sociale, senso di responsabilità per la comunità,
inclusività. La crescita a tutto tondo dei nostri ragazzi del
vivaio: tecnica, valoriale, educativa e sportiva. Hai sempre
rappresentato e non smetterai mai di farlo una tifoseria
appassionata, orgogliosa e resiliente, che non ha mai gettato la
spugna di fronte alle avversità. È bello oggi aprire questa
scatola che custodisce tante storie - conclude il presidente -,
racconti, emozioni, cavalcate, avventure, aneddoti e un
commovente senso di appartenenza. Un tempo lungo, e breve
assieme, di tre generazioni che non hanno età ma hanno memoria,
cultura, rispetto di una bandiera che sventolerà sempre,
all'ingresso del Comunale, con orgoglio e fierezza".
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