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Al Ferraris una mostra per Vialli ad un anno dalla morte

Al Ferraris una mostra per Vialli ad un anno dalla morte

Il nipote Riccardo, 'è una giornata piena di emozioni'

GENOVA, 05 gennaio 2024, 13:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una mostra per celebrare Gianluca Vialli a Genova, dove il campione vinse il primo scudetto nella storia della Sampdoria nella stagione 1990-1991.
    È stata inaugurata in una sala della tribuna d'onore dello stadio Luigi Ferraris che la ospiterà per due giorni. 'Un uomo, un campione, Gianluca Vialli': è il titolo della mostra. Esposte le maglie originali indossate dal numero 9 (Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e Italia), ma anche fotografie e quotidiani dell'epoca.
    All'inaugurazione hanno preso parte Francesca Mantovani, figlia dell'ex presidente Paolo, l'attuale presidente blucerchiato Marco Lanna, ex giocatori come Invernizzi, Scanziani e Flachi, l'assessore comunale allo Sport Alessandra Bianchi, il consigliere regionale Stefano Balleari e il nipote Riccardo Vialli. "È una giornata veramente piena di emozioni. Un anno fa ci lasciava lo zio e in questo anno ho conosciuto una persona veramente speciale tramite i ricordi dei suoi compagni con cui ho fatto amicizia e in quelli di tante persone che l'hanno amato quando giocava e nella vita grazi ai suoi bellissimi insegnamenti", sottolinea. La mostra darà il via ad una serie di eventi. "Domenica ci sarà la finale di Supercoppa femminile allo Zini a Cremona e nell'intervallo intitoleremo il settore distinti allo Zio - aggiunge Riccardo-. L'8 la serata al Teatro Carlo Felice di Genova per la ricerca".
    Una carriera ricca di aneddoti e di scherzi quella di Vialli.
    "Ricordo uno scherzo che fece a Briegel (difensore tedesco ex Verona e Sampdoria): si faceva a gara su chi riuscisse a tenere con una mano più stuzzicadenti, si metteva la mano sugli stuzzicadenti e si tirava su. Quando Briegel mise la mano Luca gli diede un pugno, per cui si piantarono tutti e Briegel si mise ad urlare. Per un attimo pensai che lo avrebbe picchiato e invece gli tirò solo un bicchiere di birra addosso". "Per noi è un onore, un privilegio averlo avuto a Genova, vestire i colori della della Sampdoria, ma direi che sia un campione anche per quello che ci ha insegnato fuori dal campo", commenta Bianchi.
   
   

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