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Ponte Genova, parlano i periti. Castellucci in aula

Ponte Genova, parlano i periti. Castellucci in aula

È la prima volta che ex ad Aspi è presente

GENOVA, 23 gennaio 2023, 17:45

Redazione ANSA

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Iniziano a parlare stamani a Palazzo di Giustizia di Genova i periti del giudice. L'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci è in aula per la prima volta nel processo per il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). Oltre al supermanager hanno deciso di assistere all'esame la maggior parte degli imputati. Oggi inizia a parlare Massimo Losa, uno degli esperti del collegio peritale che fecero la perizia per il giudice dell'udienza preliminare sulle cause del crollo. Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche. Le due società sono uscite dal processo patteggiando circa 30 milioni di euro. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del Morandi ma nessuno fece nulla seguendo la logica del risparmio per garantire maggiori utili da distribuire ai soci.
    I giudici hanno ammesso la memoria di quasi tremila pagine che il pubblico ministero Massimo Terrile aveva depositato prima di Natale. Il collegio ha disposto la 'rimozione' di alcune parti che non possono essere inserite in questa fase.

   Perito,intervento su pila 9 avrebbe evitato crollo 
I problemi del ponte Morandi sono iniziati sin dalla sua costruzione quando per la pila 9 (quella poi crollata il 14 agosto 2018) il progetto "venne modificato per velocizzare i tempi" e "non venne fatto il collaudo statico" e "mancarono i controlli dalla direzione dei lavori". Un "intervento sulla pila 9 avrebbe evitato il crollo". Lo ha detto Massimo Losa, il perito del giudice per le indagini preliminari, sentito oggi nel corso del processo. Questi difetti di costruzione hanno causato la corrosione dei cavi. Corrosione che era nota al gestore del viadotto già dal 1975 quando prima l'ingegnere Zanetti di Spea e poi lo stesso ingegnere Morandi lanciarono l'allarme. Il perito ha poi ricordato come "le stime della corrosione eseguite nel 1993 (anno in cui si fecero i lavori di rinforzo alla pila 11), con riferimento alle pile 9 e 10, che risultavano rispettivamente pari al 8,6% e al 20,54%, sono in palese contraddizione con quella riportata nel progetto di retrofitting (datato 2017 ndr) generalmente pari al 10%-20%, indistintamente per le due pile, che implicherebbe il completo arresto del progredire del fenomeno di corrosione in un quarto di secolo, assunzione chiaramente assurda e inaccettabile".

   Castellucci tende mano a Possetti che rifiuta 
Durante l'udienza in corso a Genova per il crollo di Ponte Morandi al termine di una delle pause, l'ex ad di Autostrade Giovanni Castellucci si è avvicinato a Egle Possetti, portavoce del Comitato vittime del ponte Morandi, per stringerle la mano. Possetti si è rifiutata.
   

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