L'ex Giardinaccio a Porta
Cavalleggeri, simbolo di abbandono e degrado sotto il Cupolone,
deve diventare un bene pubblico - biblioteca, centro anziani,
centro di aggregazione per i cittadini - e i pini di via
Gregorio VII vanno tutelati o il rischio è che presto tutti
quelli rimasti - ben 92 - vengano abbattuti. L'allarme è stato
lanciato oggi nel corso di un sit in organizzato da associazioni
di quartiere, cittadini e il gruppo di Azione del Municipio XIII
che chiedono anche la messa in sicurezza delle strade per
ciclisti e pedoni e regole chiare per i pullman turistici.
"Azione oggi inizia un percorso di ascolto in tutta la città,
"Vertenza Roma" - ha annunciato Flavia De Gregorio, capogruppo
del partito in Campidoglio - la città sta assistendo
all'abbattimento di tutte le alberature, noi stiamo facendo un
accesso agli atti per capire se la manutenzione viene fatta a
dovere e se la riforestazione viene effettuata. Qui oltre 20
pini sono morti e in estate sono stati abbattuti non perchè
malati ma perchè non curati, le radici sono state danneggiate
durante i lavori di rifacimento sotterraneo di tubature: è un
danno gravissimo archeologico e ambientale".
"L'altro problema è la struttura nota come "ex
Giardinaccio": un bene del Comune, dato molti anni fa in
gestione ad un privato che poi ha dovuto avviare una serie di
contenziosi che ha perso. L'immobile è abbandonato e nel totale
degrado. Il comune è rientrato in possesso del bene e vuole
ridarlo in gestione al privato che ne farebbe nuovamente un
ristorante mentre i residenti vogliono sia restituito alla
città. Il sindaco si svegli, c'è una città che muore, i lavori
da seguire non sono solo quelli dei soldi Pnrr", ha detto la
consigliera del XIII Municipio Claudia Finelli.
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