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Botte a compagna incinta, disposto il divieto di avvicinamento

Botte a compagna incinta, disposto il divieto di avvicinamento

Le violenze vicino Roma, vittima anche minacciata di morte

ROMA, 29 luglio 2024, 13:05

Redazione ANSA

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Botte e minacce alla compagna incinta. Per questo gli agenti del commissariato di Tivoli hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip del di Tivoli, nei confronti di un venticinquenne di origine cubana. All'uomo è stato imposto il divieto di avvicinamento a non meno di 500 metri dalla ex compagna e dai luoghi da lei abitualmente frequentati, con applicazione del braccialetto elettronico e divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo, telefonico, telematico, informatico.
    Le indagini sono scattate dalle denuncia della donna e coordinate dalla Procura di Tivoli. E' stato accertato che l'uomo in più occasioni l'avrebbe picchiata dandole anche calci e pugni all'addome.
    Nei suoi frequenti scatti d'ira, insultava violentemente la compagna, anche distruggendo mobili e suppellettili dell'abitazione. E la colpevolizzava quando lei tentava di chiedere aiuto al numero di emergenza, dicendole: "chiami le guardie per il padre di suo figlio".
    Le violenze fisiche erano accompagnate da condotte manipolatorie, si legge nell'ordinanza del Gip: "…dicendole che l'avrebbe fatta diventare pazza, le avrebbe tolto il bambino, che se si fosse messa con un altro avrebbe ammazzato sia lei che l'altro, che il figlio non avrebbe mai dovuto vedere un altro uomo vicino a lei…".
    L'intervento della Procura e del Commissariato di Tivoli è stato sostenuto provvidenzialmente da un "cordone di solidarietà", composto dai familiari della vittima, dalle sue amiche, dai vicini di casa e dal suo medico di base che l'hanno spinta a rivolgersi al più presto a un Centro Antiviolenza e alle forze dell'ordine.
   

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