"Non è percorribile l'idea
dell'amministrazione comunale di Roma di creare tensostrutture
per l'accoglienza delle persone senza fissa dimora nei pressi
della stazione Termini. Per far fronte alla situazione di
degrado del quartiere Esquilino, ed in particolare delle aree
limitrofe esterne alla stazione Termini, anche in vista del
Giubileo del 2025, riteniamo più urgente accelerare i processi
di rigenerazione urbana che consentano ai cittadini di
riappropriarsi del proprio quartiere": a sostenerlo è il
sottosegretario al ministero dell'Interno Emanuele Prisco,
rispondendo ad un'interpellanza urgente nell'Aula di
Montecitorio. "La situazione di degrado dell'Esquilino e
dell'area intorno a Termini - aggiunge - è stata oggetto di
numerose riunioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica presso la Prefettura, e da tempo la Questura ha
rafforzato i controlli intensificato i servizi straordinari
interforze di controllo ad alto impatto, svolti in maniera
coordinata dalle forze dell'ordine e amministrazione
capitolina".
"Così da inizio anno ad oggi - spiega Prisco - sono stati
fatti 69 servizi coordinati dalla Prefettura, di cui 52 (quindi
con una media di otto al mese) presso la stazione Termini e le
aree limitrofe, che hanno impegnato circa 4.250 unità di
personale tra forze di polizia, polizia municipale e altri enti.
Sono state controllate circa 31.000 persone, oltre 7.000 veicoli
e più di 400 esercizi commerciali, con conseguente irrogazione
di sanzioni amministrative e sequestro di merce contraffatta.
Sono state denunciate 446 persone e arrestate 110. Le misure di
prevenzione personale adottate sono state 195, ed inoltre, 17
cittadini stranieri sono stati espulsi. All'interno della
stazione di Roma Termini, la polizia ferroviaria assicura la
vigilanza continuativa con una media giornaliera di 24
pattuglie, affiancate da personale dell'Esercito nell'ambito
dell'operazione Stazioni sicure impiegato anche nelle aree
esterne limitrofe. Nei primi sei mesi dell'anno la Polfer ha
condotto più di 4.000 servizi di pattugliamento in stazione,
identificando oltre 46.000 persone. Sono state denunciate in
stato di libertà 170 persone e 28 sono state deferite in stato
di arresto. Le forze di polizia sono impegnate in quotidiani
servizi di prevenzione e contrasto all'illegalità, anche
attraverso servizi straordinari con l'ausilio di unità cinofile
e dei Nas. Al prefetto di Roma è stata assegnata un'aliquota di
1.606 unità di militari, di cui 205 per il controllo e la
sicurezza delle infrastrutture ferroviarie. Con l'ultima legge
di bilancio il Governo ha finanziato una ulteriore aliquota di
personale di 800 unità dedicata proprio ai controlli intorno
alle stazioni ed incrementato da 5.000 a 6.000 unità il
contingente dei militari dell'operazione Strade sicure. La
soluzione individuata dall'Amministrazione capitolina, di
installare alcune tensostrutture mobili provvisorie nel centro
storico per l'accoglienza di persone senza fissa dimora o in
condizione di marginalità, non è percorribile. Servono piuttosto
soluzioni strutturali da realizzare per esempio con il recupero
di immobili dismessi presenti in città. Come Ministero
dell'interno, siamo impegnati ad incrementare le attività fino
a quando la situazione non migliorerà. Siamo però sempre più
convinti che la definitiva soluzione delle criticità presenti
nel Rione Esquilino e nelle aree adiacenti alla stazione Termini
non passa solo attraverso il costante impegno delle forze di
polizia, ma soprattutto attraverso l'attività di rigenerazione
urbana e sociale, potenziando ad esempio l'illuminazione
pubblica e prevedendo sistemi di videosorveglianza. Tale
processo di rigenerazione deve servire a dare soluzione a
problematiche che non nascono certo oggi ma che sono eredità di
una gestione amministrativa e della sicurezza che hanno
colpevolmente tollerato troppe situazioni di degrado a Roma e in
altre città. Solo così potremo avere aree più vivibili e non
zone franche".
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