Richiesta di revoca della misura
cautelare degli arresti domiciliari. E' quanto sollecitato dal
difensore di Liliane Murekatete, moglie del parlamentare
Aboubakar Soumahoro, nel corso della prima udienza, davanti al
tribunale di Latina del processo relativo all'inchiesta sulle
cooperative che si occupavano della gestione dei richiedenti
asilo e dei minori non accompagnati.
Nel procedimento sono coinvolti anche Marie Therese
Mukamatsindo e Michel Rukundo, la suocera e il cognato di
Soumahoro. Nei confronti degli imputati la Procura di Latina
contesta, a seconda delle posizioni, i reati di frode nelle
pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e
autoriciclaggio.
La richiesta di revoca della misura cautelare è stata motivata
dall'avvocato Lorenzo Borrè sul mutato, a suo dire, quadro
probatorio e sulla mancanza delle esigenze cautelari. Nel corso
della prima udienza sono state presentate alcune eccezioni
preliminari tra cui anche l'esclusione delle parti civili, fra
cui compaiono anche alcuni comuni dell'agro pontino e sindacati
di categoria, nonché la nullità del decreto che dispone il
giudizio, in quanto in alcuni capi di imputazione, secondo le
difese, non sarebbero riportati in maniera corretta. Il
tribunale si è riservato di decidere ed ha aggiornato il
procedimento al prossimo 11 luglio.
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