(di Luciano Fioramonti)
I direttori più prestigiosi da Kirill
Petrenko a Gustavo Dudamel, Semyon Bychkov, Antonio Pappano,
Jakub Hrůša, Daniele Gatti, Teodor Currentzis, Myung-Whun Chung,
i solisti più applauditi del calibro di Martha Argerich,
Beatrice Rana, Lisa Batiashvili, Daniil Trifonov, Viktoria
Mullova e il violinista americano Joshua Bell come artist in
residence. Vedrà grandi ritorni la stagione 2024-2025 dell'
Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel segno del nuovo
direttore musicale Daniel Harding, protagonista dell'
inaugurazione il 21 ottobre con Tosca in forma di concerto.
Harding, che assumerà l' incarico il prossimo ottobre, dirigerà
il capolavoro di Puccii per il centenario della morte del
compositore, con il soprano Eleonora Buratto, al debutto
italiano nel ruolo del titolo. ''Tosca sarà un debutto per me -
ha aggiunto - Non so perchè ho detto si' ma con i cantanti
coinvolti sarà una bellissima serata''.
''Avevo 21 anni quando sono venuto per la prima volta qui
nel 1997- ha detto il maestro inglese presentando il calendario
con il sovrintendente Michele dall' Ongaro e il sindaco di
Roberto Gualtieri -. Ero un ragazzo ma ho trovato una orchestra
paziente nell' accettare i miei punti deboli con la stessa
generosità che ritrovo anche oggi. E' un regalo enorme poter
continuare anche con il coro il lavoro svolto da Pappano che
negli ultimi anni ha prodotto la loro crescita incredibile''.
Orgoglioso di vedere grandi artisti ''far parte del nostro
progetto artistico'', Harding ha citato, in particolare, il
compositore George Benjamin che a maggio dirigerà per la prima
volta a Roma il suo ''Written in the sky'' in forma semiscenica
con la regia di Ben Davis. Il direttore musicale sarà sul podio
per sei produzioni al Parco della Musica di Roma, dirigerà la
Messa da Requiem di Verdi nella basilica di San Paolo fuori le
mura il 23 ottobre e guiderà l' orchestra nelle due tournée
europee che toccheranno città come Parigi, Vienna, Amburgo e,
per la prima volta, in Polonia a Katowice, con i solisti Lisa
Batiashvili, Christian Gerhaher e Joshua Bell. In repertorio ci
sarà anche Mahler, di cui affronterà il ciclo completo delle
Sinfonie nelle prossime stagioni - e "prime" assolute come il
brano del compositore italiano Enrico Scaccaglia Il carro del
tempo, e prime esecuzioni a Santa Cecilia come la Seconda
Sinfonia "Asrael" del compositore ceco Josef Suk.
Il cartellone comprende ventotto produzioni sinfoniche,
diciotto da camera, due concerti fuori abbonamento - uno dei
quali vede il ritorno di un'orchestra ospite, Utopia diretta da
Teodor Currentzis - per un totale di centoquattro concerti in
sede. A Roma è previsto a novembre un concerto fuori sede anche
all' Auditorium della Conciliazione con la Quinta di
Shostakovic, altri due sono in programma alla Scala di Milano e
al Lingotto di Torino. La nuova stagione di concerti che vede
protagonisti l'Orchestra e il Coro istruito da Andrea Secchi è
ricca di sorprese. Tra i debutti, il trentunenne Thomas
Guggeis, Dalia Stasevska, classe 1984, e Ottavio Dantone, tra i
direttori più esperti del repertorio barocco. Joshua Bell si
esibirà nella stagione da camera e in quella sinfonica. Gustavo
Dudamel tornerà dopo cinque anni, per dirigere il balletto
completo dello Schiaccianoci di Čajkovskij. Un focus sarà
dedicato a Mozart con i concerti di Rudolf Buchbinder nel doppio
ruolo di direttore e pianista. Kirill Petrenko, direttore dei
Berliner e ormai presenza costante a Santa Cecilia, chiuderà il
programma sinfonico a giugno con Mozart e Brahms. Torna a fine
gennaio nella veste di Direttore Emerito di Santa Cecilia
Antonio Pappano con Debussy e il concerto per pianoforte e
orchestra di Ferruccio Busoni ''assolutamente da non perdere''.
Myung-Whun Chung aprirà il nuovo anno con Brahms e la Settima di
Beethoven. Brahms anche per Daniele Gatti sul podio a maggio
anche per la Nona Sinfonia di Bruckner e alla fine dello stesso
mese maggio con Richard Strauss e Wagner. Proprio con Wagner -
è stato annunciato - si aprirà la stagione 2025-2026 con il Ring
in forma semicenica che Santa Cecilia aveva in animo di proporre
da anni. A marzo Jakub Hrůša e Beatrice Rana presentano, in
prima italiana, il Concertino per pianoforte e orchestra del
francese Eric Montalbetti. I concerti da camera vedranno grandi
nomi da Martha Argerich, il 9 dicembre con il violoncellista
Mischa Maisky, e Grigory Sokolov a Viktoria Mullova. La
stagione cameristica si chiuderà il 7 maggio con il pianista
Enrico Pace e il violinista Leonidas Kavakos.
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