/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Perseguita di messaggi due avvocatesse, condannato per stalking

Perseguita di messaggi due avvocatesse, condannato per stalking

Anche Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma parte civile

ROMA, 13 luglio 2023, 18:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Perseguitare l'avvocato della controparte con telefonate, messaggi ed email minacciose, addirittura presentando un esposto al Consiglio dell'Ordine d'appartenenza della vittima, integra il reato di stalking.
    È la decisione del Gup di Roma, che ha condannato un uomo di 44 anni a 8 mesi di reclusione (con pena sospesa) applicando la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno. Non solo; pur ritenendo la capacità d'intendere dell'imputato grandemente scemata, non solo non sono state riconosciute le attenuanti generiche, ma l'uomo è stato condannato al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili, ovvero l'avvocatessa, la sua cliente e il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma.
    A rendere nota e spiegare la vicenda è stato lo stesso Ordine forense capitolino. La vicenda riguardava una lite fra un uomo e la sua avvocatessa, che lo difendeva in questioni di natura finanziaria. "I dissapori - si legge in una nota - sono poi trascesi in atteggiamenti persecutori non solo nei confronti della professionista, ma anche della sorella, a sua volta avvocato, che l'aveva assistita nel presentare denuncia. Proprio quest'ultima è stata perse-guitata a lungo con telefonate mute, messaggi minacciosi e perfino con un delirante esposto anonimo fatto pervenire al Consiglio dell'Ordine della Capitale".
    Proprio il Coa di Roma, rappresentato dall'avvocato Giovanna Gallo, si è costituito in giudizio come parte civile. "Abbiamo voluto sostenere la collega non solo perché come Ordine forense romano prestiamo particolare attenzione alle questioni di genere - spiega il Presidente Paolo Nesta - ma anche a tutela e difesa della dignità dell'avvocato, che deve essere libero sempre di esercitare la professione senza condizionamenti di sorta. Per questo siamo molto soddisfatti della pronuncia del Gup, che ha riconosciuto in maniera limpida e cristallina il principio dell'indipendenza dell'avvocato. Ci auguriamo che la decisione rappresenti un monito per tanti che pongono in essere comportamenti non consoni nei confronti dei loro legali".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza