(di Daniela Giammusso)
"Si diceva non andassero d'accordo.
Anche per questo è nato lo spettacolo, per raccontare come,
invece, mia nonna e mio zio fossero due fratelli dal forte
carattere, ma che si stimavano moltissimo". A raccontare
all'ANSA è Mauro Trabalza. Sua nonna era Elena Fabrizi, per
tutti eternamente la Sora Lella dei film di Carlo Verdone, e suo
zio il grande Aldo Fabrizi dei film del Neorealismo e delle
commedie di Totò.
Alla terza generazione a gestire la trattoria di famiglia
sull'isola Tiberina (Mauro è aiuto-chef, poi ci sono i fratelli
Renato, chef; Simone, all'accoglienza; ed Elena alla parte
amministrativa), è da lui che è nata l'idea de "L'acqua e la
farina", spettacolo scritto da Antonio Nobili con Alessio
Chiodini, al debutto il 15 e 16 ottobre al Teatro Garbatella,
che quella storia familiare, tra cucine e set, la riporta in
scena all'oggi. Protagonisti, Luigi Nicholas Martini e Mary
Ferrara, a interpretare i due Fabrizi, e poi Enrico Tamburini,
Ilaria Mariotti e Trabalza nei panni di sé stesso.
"La storia avviene tra i tavoli del nostro ristorante -
racconta - Abbiamo immaginato che nonna e zio tornassero a
incontrarsi, come fantasmi. E scegliessero il loro periodo
migliore, intorno ai trent'anni: nonna giovane e zio ai tempi di
Roma città aperta e I soliti ignoti. Ogni tanto, sul
palcoscenico, li guardo e mi commuovo".
In scena fino all'ultimo, nel 2023 ricorrerà anche il
trentennale della scomparsa della Sora Lella. "Ancora ci stiamo
lavorando - dice Trabalza - ma a novembre è già in uscita Annamo
bene, volume in cui mio fratello Renato ha raccolto 60 ricette
storiche della nostra famiglia, con la prefazione di Carlo
Verdone".
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