Una legge a sostegno dei disabili con
interventi su scuola, welfare, lavoro. L'ha approvata il
consiglio regionale del Lazio, "un passaggio storico per la
Regione", che prevede uno stanziamento di 5,5 milioni di euro
per il triennio 2022-2024. Nella legge sono previsti interventi
di varia natura: attività informativa e di sensibilizzazione,
lavoro e occupazione, scuola e formazione, welfare e salute,
cultura, sport e turismo, accesso all'abitare, al trasporto ed
alle infrastrutture, superamento delle barriere architettoniche.
"Dopo 3 anni di lavoro possiamo dire con orgoglio che finalmente
la regione Lazio ha una legge quadro sulla disabilità. Con
questa legge si cambia l'impostazione su cui si ragiona sulla
disabilità, ovvero si supera la dicotomia tra salute e malattia
facendo capire che noi per salute intendiamo non solo l'assenza
di malessere o malattia ma l'insieme complessivo del benessere
della persona", spiega Valentina Grippo, presidente del Gruppo
Misto, esponente di Azione, prima firmataria della legge.
L'obiettivo è migliorare complessivamente la qualità della vita
della persona disabile, riducendo le limitazioni e le barriere
di tipo fisico, sociale e culturale. "Cosa cambierà? Intanto la
velocità nell'esercitare i propri diritti. Quindi
deburocratizzazione dei processi, velocità delle risposte,
certezze. infatti, In tutta la regione, a prescindere dalla
bravura dei singoli sindaci, le cose dovranno essere garantite
in certi tempi e in certi modi", spiega Grippo. Non è dello
stesso avviso la consigliera di opposizione Chiara Colosimo
(Fdi): "La legge sui diritti per le persone con disabilità
lascia l'amaro in bocca. È infatti l'ennesima occasione persa di
dare risposte concrete ai più fragili. Non è una legge quadro ma
una mera dichiarazione di intenti che non risolve nulla e su
nulla incide nel dare risposte concrete ai più fragili". "I
nostri emendamenti, quelli che sono passati, in parte hanno
migliorato il testo ma la verità è che fin quando non si
ragionerà seriamente sul caregiver familiare, con una
legislazione seria su questa tematica non ci sarà nessun
miglioramento", ribadisce Colosimo che è anche componete della
commissione Sanità.
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