(ANSA) - ROMA, 09 GIU - Roma, Lima, Buenos Aires: sono le tre
città d'origine di Andrea, Alberto, Manuel e Pedro, detenuti di
Regina Coeli. Tre città raccontate sui muri dell'istituto
penitenziario romano dall'opera "Attraversamenti", tre murales
realizzati dagli studenti Ied (Istituto Europeo di Design) Roma
insieme ai detenuti, e guidati dall'artista Laura Federici. Il
progetto, con l'obiettivo di dare vita a un'immagine in grado di
identificare le origini e cullare i ricordi delle persone che
attraversano i corridoi dell'istituto ha visto all'opera 14
studenti che sono partiti da racconti dei detenuti. Andrea,
Alberto, Manuel e Pedro, in veste di narratori e assistenti alla
realizzazione del progetto, hanno in una prima fase condiviso
con gli studenti testimonianze e ricordi. Poi, divisi in gruppi,
gli studenti hanno trasformato quei racconti nell'opera finita,
che ha trovato casa nella seconda rotonda del monumentale
edificio. "Tra gli insegnamenti più grandi che può dare una
scuola c'è il valore di stabilire relazioni tra persone e mondi
anche lontanissimi", commenta Laura Negrini, direttrice Ied
Roma. Roma è la città raccontata da Andrea e Alberto. Nel murale
a lei dedicato, alto 3,5 metri e largo 2, si scorgono le vite
dei protagonisti: Andrea viene dal centro storico, Alberto è un
senza fissa dimora nato ai Ponti del Laurentino 38 e cresciuto a
Tor Bella Monaca. Buenos Aires è la città di Manuel, nato a Cuba
e fuggito lì con la sua famiglia a 3 mesi di vita. L'opera che
racconta la sua città è un gioco di prospettiva: l'architettura
della capitale argentina è raffigurata dal basso verso l'alto, è
uno sguardo verso il cielo, come quello forzato dalle finestre
di Regina Coeli, che con le sue lame metalliche impediscono di
guardare verso il basso. Lima, infine, è la casa natale di
Pedro. Nel murale che la ricorda, largo 2,5 metri, la città è
raffigurata nei suoi contrasti: nella capitale peruviana c'è un
muro che divide i poveri dai ricchi, le baraccopoli dai
grattacieli che gli studenti hanno deciso di raffigurare. "Il
progetto ha permesso uno scambio di vedute tra gli studenti e i
detenuti che hanno partecipato alla realizzazione degli
affreschi", aggiunge Claudia Clementi, direttrice di Regina
Coeli". (ANSA).
Carceri: a Regina Coeli 3 murales raccontano storie dei detenuti
14 studenti dello Ied disegnano le città d'origine dei reclusi
