Non è stato ancora trovato il
cellulare personale dell'operaio morto schiacciato da un
ascensore interno alla Farnesina durante dei lavori
manutenzione. E' quanto rivela l'avvocato Michele Montesoro,
legale dei familiari del 39enne. "L'ultimo segnale del cellulare
risale alle 18.25 di mercoledì- spiega il penalista -. Il suo
telefonino, a differenza di quello di servizio, non è stato
trovato e questo è un punto che certamente va chiarito". Fabio
Palotti lavorava per una ditta che si occupava di manutenzione:
mercoledì aveva iniziato il suo turno alle 14.30 e avrebbe
dovuto finire alle 22. Oggi verrà affidata
l'autopsia per chiarire l'orario della morte e se si poteva
salvare. Secondo una valutazione la morte del 39enne risalirebbe
ad alcune ore prima, forse alla serata di mercoledì. In merito
alla dinamica, in base a quanto si apprende, l'operaio sarebbe
morto per schiacciamento e non per essere caduto. Da qui le
verifiche se ci sia stato un malfunzionamento del comando di
blocco o una tragica dimenticanza dell'operaio.
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