E' legato alle simpatie per una
ragazza il feroce pestaggio compiuto da cinque adolescenti ai
danni di un coetaneo avvenuto il 29 giugno scorso ma reso noto
soltanto due giorni fa. La vicenda è stata ricostruita dal
quotidiano Il Piccolo, secondo il quale la vittima sarebbe un
cittadino marocchino di 20 anni e gli aggressori, cinque ragazzi
di nazionalità kosovara, individuati dalla Squadra mobile
nell'ambito di una inchiesta coordinata da Procuratore facente
funzioni Federico Frezza.
Nei giorni scorsi la fidanzatina del cittadino marocchino,
triestina, riceve su Instagram complimenti ed avances di un
ragazzo kosovaro. Il suo compagno lo scopre, si arrabbia e
insulta il rivale, non è escluso che i due abbiano anche avuto
una colluttazione. Il cittadino kosovaro però ha poi chiamato
gli amici per vendicarsi. Vendetta che viene eseguita il
pomeriggio del 29 giugno quando i cinque aspettano il ventenne
in un bar di piazza Garibaldi. Quando quest'ultimo scende da un
bus, il gruppo lo insegue a piedi e in auto, dove tengono alcune
mazze. Raggiungono il giovane in viale D'Annunzio, lo
immobilizzano e colpiscono con le mazze. Poi lo caricano in
auto, lo rapinano del cellulare e di 300 euro in contanti,
chiamano la fidanzatina e le fanno vedere il compagno
sanguinante e tramortito. Infine, lo riportano in via
Tarabocchia dove lo scaricano in strada.
La vittima, portata in ospedale è guarita dopo alcuni giorni,
quando è stata dimessa non ha voluto rilasciare dichiarazioni né
presentare querela, e ha fatto perdere le sue tracce. Forse
temendo altre ritorsioni, potrebbe addirittura aver lasciato la
città, secondo quanto ipotizza Il Piccolo.
I cinque kosovari sono indagati dalla procura per, in
concorso, i reati di lesioni personali aggravate e sequestro di
persona. Nei giorni scorsi sono state compiute perquisizioni
dalla Squadra mobile che ha trovato e sequestrato quattro mazze
da baseball e un coltello.
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