A favore di un settore della
Difesa che sani le carenze europee e della sicurezza del mare
con la protezione di quanto si trova sotto, come, ad esempio, i
cavi sottomarini. Sono alcuni dei capisaldi della presidenza di
Fincantieri affidata al generale Graziano.
Più volte Graziano aveva espresso il plauso per "la strada
intrapresa dall'Ue sulla difesa" insistendo sulla necessità di
"lavorare sull'interoperabilita' e intercambiabilita", come
aveva fatto proprio a Bruxelles nel marzo scorso, intervenendo
agli Stati Generali dell'Italia a Bozar. Una visione che teneva
conto di due aspetti: le politiche di impiego delle Forze Armate
e il comparto industriale della Difesa. In quanto più
specificamente la sicurezza, Graziano aveva parlato di mare come
di un insieme di "strade" che si congiungono.: metterle a
rischio significa dunque interrompere la principale via di
comunicazione. In questo ambito, più volte ha sottolineato
l'esigenza di proteggere i cavi e pipelines che corrono nelle
profondità marine del Mediterraneo. Profondità dove, ha
ripetutamente ammonito, si registra la presenza di sottomarini
russi.
Sempre chiaro anche il suo atteggiamento nei confronti del
conflitto tra Russia e Ucraina, favorevole cioé a consegnare
armi a Kiev.
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