A una settimana circa dalla
tragedia del Natisone, sono tornati i primi bagnanti sulla
"Premariacco Beach", quella sorta di spiaggetta sul greto del
Natisone, dove si erano sistemati i tre ragazzi, poi stretti
nell'abbraccio mentre saliva la piena del fiume.
La presenza di qualche persona, giunta sul posto con il
necessario per restare un pò di tempo distesa al sole - il posto
è privo di qualunque servizio - ha suscitato la reazione
indignata di molti cittadini che hanno trovato il fatto poco
rispettoso nei confronti dei tre ragazzi morti.
Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha spiegato che
"non esiste una specifica ordinanza di divieto". Dunque, è un
comportamento che "sta al buon senso delle persone, non penso ci
siano altre parole da spendere".
Di contro, la comunità locale ha in questi giorni manifestato
non solo rispetto ma anche affetto per le vittime e per i
soccorritori. Molti residenti della zona per tutta la settimana
di ricerche hanno rifocillato l'esercito di soccorritori con
viveri, dolci e generi di conforto. Inoltre, chi è tornato sul
greto in cerca di tranquillità, è rimasto deluso: lungo questa
zona del Natisone sono ancora in corso le ricerche di Cristian,
è continuo il rombo degli elicotteri che riecheggia in un'ampia
area. Tuttavia, la "spiaggetta dell'abbraccio" come qualcuno ha
ribattezzato il luogo è ovviamente l'unico posto in cui non si
svolgono le ricerche, dal momento che da lì i ragazzi sono stati
trascinati via e sono stati visti sparire poco dopo passando
sotto il ponte Romano.
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