Un viaggio nella ricerca sui buchi
neri, dal passato al presente e al futuro, con un occhio
particolare alla loro termodinamica, campo dell'astrofisica su
cui si concentra l'attenzione di molti importanti studi. E'
questo il tema della Sciama Lecture della Sissa, "Black Hole
Thermodynamics: Then and Now", in programma il 12 giugno alle 17
a Trieste e che avrà protagonista d'eccezione Edward Witten
dell'Institute for Advanced Study di Princeton, da molti
ritenuto il più grande fisico teorico vivente e vincitore della
medaglia Fields 1990.
Edward Witten sarà a Trieste anche per partecipare ai lavori
del convegno "String-Math 2024" organizzato dall'Ictp-Centro
internazionale di fisica teorica Abdus Salam assieme a Sissa,
Infn e Igap-Institute for Geometry and Physics in calendario dal
10 al 14 giugno all'Ictp. L'evento intende mettere insieme
matematici e fisici per lavorare sulla Teoria delle stringhe.
Witten, fisico teorico, è noto per i suoi contributi
rivoluzionari alla teoria delle stringhe, alla teoria
quantistica dei campi topologici e ad altre aree della fisica
matematica. Subito dopo aver conseguito il dottorato alla
Princeton University, Witten è diventato junior fellow alla
Harvard Society of Fellows. Successivamente ha ricoperto un
incarico alla Princeton University, prima di trasferirsi
all'Institute for Advanced Study di Princeton nel 1987, dove è
rimasto da allora. Il suo lavoro ha influenzato ambiti di
ricerca come la teoria delle stringhe, la gravità quantistica e
le teorie quantistiche dei campi supersimmetriche, lavorando ai
confini tra fisica e matematica pura. In particolare, Witten è
stato il primo fisico a ricevere la medaglia Fields nel 1990,
per aver dimostrato nel 1981 il teorema dell'energia positiva
nella relatività generale. Tra i suoi riconoscimenti ci sono la
medaglia Dirac, la medaglia Lorentz e il Breakthrough Prize.
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