Prevenire e contrastare attacchi
informatici e monitorare possibili vulnerabilità della rete e
dei dispositivi. È il focus del progetto di ricerca nazionale
Covert, coordinato dall' Università di Udine, che ha vinto un
bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del
valore di 1 milione 500 mila euro. Lo ha reso noto oggi
l'ateneo. La ricerca è coordinata da Gian Luca Foresti, docente
di cybersecurity e artificial vision del Dipartimento di Scienze
matematiche, informatiche e fisiche e direttore del master in
"Intelligence and emerging technologies". Il progetto è
sviluppato in partenariato con altri cinque atenei: Politecnico
di Milano, Link Campus University, Università di Perugia, di
Trento e di Verona.
Le attività che saranno sviluppate riguarderanno l'ambito
"Attacks and defences" della sicurezza informatica e gli
obiettivi correlati riguarderanno, in particolare, lo sviluppo
di strumenti avanzati per l'analisi di malware e virus
informatici, di strumenti di analisi del traffico di rete per
identificare e prevenire varie tipologie di attacchi
informatici, nonché di sistemi di apprendimento automatico e
l'analisi dei fattori umani coinvolti in un attacco.
"Il gruppo di ricerca dell'Università di Udine - spiega il
professor Foresti - si focalizzerà su studio e sviluppo di
algoritmi di machine/deep learning di tipo non supervisionato in
grado di monitorare gli eventi anomali in reti complesse con
migliaia di dispositivi e di utenti oltre che sull'analisi di
possibili vulnerabilità hardware e software. I risultati del
progetto potranno essere utilizzati per aumentare le difese da
attacchi informatici di aziende ed enti pubblici del
territorio".
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