I carabinieri del Nucleo Tutela
Patrimonio Culturale di Udine nel 2023 hanno eseguito 13
sopralluoghi per l'accertamento dello stato di sicurezza di
musei, biblioteche e archivi, 58 controlli ad aree archeologiche
marine e terrestri, siti Unesco in primis, 84 verifiche in aree
con vincoli paesaggistici e monumentali,122 controlli a esercizi
commerciali di specifico settore e 14 a mercati e fiere
antiquariali. Lo ha reso noto stamani il maggiore Alessandro
Volpini, comandante del reparto.
Le verifiche sono state attuate anche con il 14° Nucleo
Elicotteri Carabinieri di Belluno, la Motovedetta CC 401 della
Stazione di Grado (Gorizia) e con il Nucleo Carabinieri
Subacquei di Genova.
Di particolare interesse il ritrovamento, nelle acque
antistanti l'isola di Grado, di oltre 50 reperti archeologici di
varia natura risalenti tra il V e VI sec. d.C.
L'azione repressiva ha registrato il deferimento in stato di
libertà di 59 persone, a seguito di attività di indagine
coordinate principalmente dalle 4 Procure della Repubblica del
Fvg mentre, nel corso delle 15 perquisizioni eseguite, sono
stati sequestrati 6.406 reperti di cui 3.318 beni antiquariali,
archivistici e librari, 1.809 paleontologici e 1.279
archeologici.
I falsi sequestrati sono stati 19, quasi tutti afferenti
all'arte pittorica contemporanea; segno del forte interesse
verso questa forma di illecito che ha come fine quello di trarre
in inganno il compratore il quale è indotto a ritenere che
l'opera che sta acquistando abbia un certo valore.
L'azione di contenimento dei reati commessi in danno del
patrimonio culturale ha consentito di limitare i furti relativi
allo specifico settore, che ammontano a 8 in Friuli Venezia
Giulia.
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