L'Europa, ancora una volta, al
centro della Festa del lavoro: a 20 anni esatti dal raduno
nazionale dei confederali a Gorizia, città di confine, domani i
sindacati saranno di nuovo in Friuli Venezia Giulia, nella
Mitteleuropa. L'appuntamento è alle 10 a Monfalcone (Gorizia),
in piazza della Repubblica.
Ma se il primo maggio 2004 si festeggiava lo storico
allargamento a est dell'Unione, oggi il mondo del lavoro guarda
all'Europa, prossima alla scadenza elettorale, chiedendole un
maggiore protagonismo nella ricostruzione di un futuro
all'insegna della pace e della giustizia sociale. "Costruiamo
insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale" è lo
slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il primo maggio
in una città "non solo di confine - spiegano le segreterie
regionali - ma anche simbolo, con i suoi cantieri, il tessuto
demografico e le tensioni, delle sfide, delle difficoltà e delle
contraddizioni con cui deve fare i conti oggi il nostro tessuto
economico, occupazionale e sociale. Sfide e difficoltà che
riguardano anche la sicurezza, in un Paese e una regione che
anche quest'anno vedono aumentare il numero di infortuni e di
morti sul lavoro". Ultima in ordine di tempo la morte di un
operaio, oggi a Fiume Veneto (Pordenone), colpito da una gru e
precipitato.
Domani non sono previsti cortei. Annullata anche la sfilata
"parallela" organizzata dalla comunità bengalese: i lavoratori
stranieri dell'appalto si uniranno ai colleghi in piazza della
Repubblica. Un segnale di convergenza sui temi del lavoro, in
una città in cui l'integrazione talvolta fa fatica a decollare,
come dimostrano, ad esempio, i contenziosi in corso tra Comune e
centri culturali islamici per l'utilizzo dei luoghi di culto.
Gli interventi dei segretari generali saranno concentrati tra
le 12 e le 13. Per primo parlerà Pierluigi Bombardieri (Uil),
seguito da Luigi Sbarra (Cisl). A chiudere sarà il leader della
Cgil Maurizio Landini.
Sullo sfondo rimane il decreto primo maggio voluto dal
governo e presentato proprio ieri a Roma ai sindacati.
"Servirebbero più politiche industriali e più interventi
strutturali, perché i bonus poi finiscono, e bisogna andare a
trovare i soldi", afferma Bombardieri, commentando gli incentivi
alle assunzioni annunciati dall'esecutivo. "Al pacchetto del
governo do un quattro e mezzo", aggiunge. Sbarra chiede di
"investire di più sulla sicurezza del lavoro" e "una nuova
politica dei redditi che aiuti ad aumentare i salari dei
lavoratori". Ieri Landini, impegnato a Palermo, non ha
partecipato all'incontro.
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