Il Coordinamento Salviamo il Burlo
e la pineta di Cattinara ha presentato oggi la richiesta al
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di ripensare il
progetto che prevede il trasferimento del nosocomio infantile
nel polo ospedaliero di Cattinara. Davanti al presidente
dell'aula Mauro Bordin gli esponenti del gruppo hanno depositato
147 firme, ma a fronte, è stato precisato, di una precedente
raccolta da 10mila sigle.
Chiedono, nel dettaglio "di preservare nel comprensorio
ospedaliero di Cattinara i preziosi alberi della pineta - si
legge nella petizione - dell'attiguo parcheggio dipendenti Asugi
e del piazzale degli autobus, condannati ingiustamente
all'abbattimento. Chiedono anche di fermare l'avvio dei lavori
per il nuovo Burlo a Cattinara e ridiscutere il progetto di
trasloco insieme ai sanitari, ai residenti e alla cittadinanza,
senza tralasciare l'ipotesi di mantenere l'intero ospedale
materno-infantile triestino in via dell'Istria completandone
l'efficientamento e l'ampliamento già in corso". Nell'incontro
con Bordin hanno anche evidenziato la richiesta di "assicurare
in ogni caso al Burlo Garofolo l'autonomia, l'integrità,
l'efficienza, l'efficacia, l'eccellenza e la qualifica di Irccs,
dotandolo del personale mancante e potenziandone i servizi ora
carenti". Inoltre, hanno chiesto "una volta completata la terza
torre, di dare precedenza assoluta alla ristrutturazione delle
torri medica e chirurgica secondo i più moderni parametri
ospedalieri di igiene, funzionalità, dignità, sicurezza,
riservatezza dei pazienti e umanizzazione delle cure anche
allestendo stanze singole di degenza con un letto in più per
l'accompagnatore, e di assumere - hanno concluso - il personale
ospedaliero mancante a Cattinara e ampliare quanto prima il
pronto soccorso". Concetti ribaditi poi anche nel corso di una
conferenza stampa sotto il palazzo del Consiglio comunale.
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