Il Tribunale del Riesame ha
disposto l'annullamento dell'ordinanza cautelare degli arresti
domiciliari emessa dal Gip nei confronti di una maestra di
sostegno, accusata di maltrattamenti nei confronti di una bimba
disabile in una scuola dell'infanzia di Ronchi dei Legionari
(Gorizia). Lo riporta Il Piccolo.
Il Riesame, ricostruisce il quotidiano, ha accolto l'istanza
del difensore che ha presentato ricorso, ritenendo che non
sussistessero le condizioni a giustificare l'esigenza in ordine
alla privazione della libertà.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri e coordinate
dalla Procura di Gorizia. Il Gip, su istanza urgente da parte
del pm, aveva disposto la misura cautelare ai domiciliari nei
confronti anche della maestra titolare della classe alla quale
apparteneva la piccola. L'esigenza cautelare in questione era
motivata dal pericolo di reiterazione del reato. Quanto deciso
dal Riesame trova evidenza nell'assenza del pericolo di
reiterazione dei presunti maltrattamenti.
Gli accertamenti dei militari dell'Arma erano iniziati a
dicembre a seguito di una segnalazione ed erano stati condotti
anche con l'ausilio di telecamere installate a scuola. Erano
quindi stati documentati "diversi episodi di maltrattamenti,
agiti dalle indagate", tra cui spinte, strattoni, schiaffi,
urla, rimproveri, anche parolacce e imprecazioni. I carabinieri
avevano notificato la misura cautelare alle due insegnanti il 26
febbraio. Nel corso delle indagini è emersa l'iscrizione nel
registro degli indagati di un'ulteriore maestra.
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