(di Micol Brusaferro)
Con le foto documenta le storie
dei migranti, sulla rotta balcanica e in altre zone del mondo,
per portare alla luce situazioni di emergenza e sostenere la
tutela dei diritti umani. Chiara Fabbro è una fotografa nata a
Udine e residente a Londra dal 2015 dopo aver vinto una borsa di
ricerca europea per lavorare all'Università.
L'impegno come fotografa è iniziato "con l'interesse per i
temi legati alla migrazione e ai diritti umani, unito poi alla
volontà di documentare. Ho fatto volontariato, prima a Londra,
con una charity che supporta i richiedenti asilo, e con cui
collaboro da anni; poi a Calais, in Francia, con una ONG che
supporta le persone migranti che vogliono raggiungere il Regno
Unito, e a Lesbos, in Grecia, in emergency response per chi
arrivava in gommone dalla Turchia".
È stata ad Amman, in Giordania, con una ONG di rifugiati
siriani che si occupa di bambini rifugiati con PTSD, e a Kuala
Lumpur, in Malesia, con una ONG che aiuta i senzatetto e i
rifugiati. I reportage più significativi li ha realizzati in
Bosnia-Erzegovina, dai quali è stata tratta una mostra che ha
girato il Paese partendo da Trieste, in Serbia e alle isole
Canarie per documentare l'arrivo di persone via mare
dall'Africa, la 'rotta atlantica'. Dal 2020 segue di più la
'rotta balcanica'. "E' un tema che mi riguarda da vicino e se ne
parla molto meno rispetto alla rotta del Mediterraneo Centrale.
Sono partita a febbraio 2021 per la Bosnia-Erzegovina per
Refugee Rights Europe, che stava preparando un report sul tema e
aveva bisogno di foto". "I respingimenti alle frontiere - spiega
- sono spesso violenti, violano i diritti umani di chi cerca di
raggiungere l'Europa". Bisogna "contrastare la narrazione
semplificata che spesso ci viene proposta". Tante le storie
incrociate: "Zayneb, bambina irachena di 11 anni che sogna di
studiare danza classica. Sua madre aveva cucito per lei e i suoi
fratelli un piccolo corano da portare nascosto sotto i vestiti,
perché la polizia croata talvolta lo sottraeva durante i
respingimenti, oltre ai soldi".
Chiara Fabbro ha vinto il premio Portrait of Humanity nel
2021, la menzione d'onore al Photography 4 Humanity Global Prize
2020 ed è entrata nella shortlist per il Marilyn Stafford
FotoReportage Award nel 2022.
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