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Costanzo, sui femminicidio dal caso Montesi pochi passi avanti

Costanzo, sui femminicidio dal caso Montesi pochi passi avanti

Il regista con Alba Rohrwacher in Friuli per 'Finalmente l'alba'

UDINE, 18 febbraio 2024, 10:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Dall'epoca di Wilma Montesi, ragazza semplice di 21 anni che aveva il sogno di fare l'attrice, trovata cadavere sulla spiaggia romana di Capocotta, non abbiamo fatto molti passi avanti. Allora, quando si verificò il primo femminicidio-omicidio mediatico della storia italiana, Wilma fu spesso giudicata come una che se l'era andata a cercare, è un giudizio che purtroppo sentiamo tantissimo anche oggi in casi simili". Lo ha detto ieri sera il regista Saverio Costanzo che, con l'attrice e compagna Alba Rohrwacher ha fatto tappa in regione (Cinemax di Gorizia, Centrale di Udine, Cinemazero di Pordenone) per presentare il suo ultimo film "Finalmente l'alba".
    Il film è un viaggio nel mondo che ruotava attorno a Cinecittà negli anni '50, con Lily James, Rebecca Antonacci e Alba Rohrwacher.
    Costanzo ha raccontato di essere partito per questo film, che ha come protagonista la 18enne aspirante attrice Mimosa, proprio dalla suggestione del "cold case" Montesi, alimentato dai tabloid dell'epoca.
    "Un caso che aveva colpito molto anche Federico Fellini che, dopo averlo analizzato - ha detto Costanzo - aveva concluso che con questa vicenda l'opinione pubblica italiana era cambiata, aveva perduto l'innocenza, e anche l'empatia reale verso la vittima, a vantaggio del pettegolezzo e del giudizio impietoso nei confronti di una ragazza che invece voleva soltanto esprimere se stessa e avere la libertà di fare ciò che desiderava". Ricordando che Fellini aveva citato il caso Montesi anche nella scena finale de "La Dolce Vita", Costanzo ha puntualizzato che la storia del film inizia proprio quattro giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Wilma.
    Alba Rohrwacher si è invece soffermata sul personaggio che interpreta, l'icona del cinema italiano Alida Valli, scomparsa nel 2006. "E' un'apparizione, ma abbiamo con Saverio voluto renderle omaggio - ha spiegato - in mezzo a tanti personaggi contraddittori, pericolosi e negativi, Alida Valli è uno dei pochi personaggi positivi ed è l'unica capace di intercettare la purezza del cuore della protagonista. Attraverso questa azione che compie - ha concluso - ci è sembrato di poter fare un omaggio alla grandezza di questa attrice".
   

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