/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il Kitsch di Dorfles, mai così attuale

Il Kitsch di Dorfles, mai così attuale

Domani si presenta nella sua Trieste la riedizione del libro

TRIESTE, 23 gennaio 2024, 19:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Negli anni Sessanta il termine "kitsch" era sconosciuto al di fuori dall'area germanofona.
    Gillo Dorfles, dalla personalità filosofica, critica, artistica e che ha coltivato intensi rapporti con estetica e arte in tutto il mondo, lo pescò dalla lingua tedesca e ne fece un termine che avrebbe definito una categoria estetica e perfino morale. Non si trattava di una mera operazione linguistica, quello di Dorfles fu un lavoro filosofico, un corposo libro divenuto cult: Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto. Libro la cui riedizione di Bompiani (€ 48,00, pgg. 318) uscita di recente, verrà presentata e illustrata domani nella città di Dorfles, Trieste, in un incontro introdotto da Giorgetta Dorfles, nipote di Gillo.
    Marianna Accerboni, critica d'arte - che interverrà con Gianni Contessi, docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'università di Torino, e con il giornalista Roberto Curci - ricorda che Dorfles definì il Kitsch "pasto estetico (anzi anti-estetico) della borghesia trionfante", da cui "non si sfugge". Quel pasto non è ancora freddo e la borghesia, benché assottigliata, è sopravvissuta alle varie crisi, ma ha senso rieditare quel libro pubblicato da Gabriele Mazzotta editore (oggi esaurito), dapprima nel 1968 e ristampato nel 1990? Accerboni, ricordando che il testo è "una pietra miliare della riflessione estetica contemporanea", un classico del Novecento che ha rivoluzionato il modo di concepire l'arte, fa una valutazione artistica: "Pur essendo in parte mutati i suoi parametri nel tempo, per esempio con 'l'immissione ai nostri giorni, dell'elemento Kitsch nel cuore stesso della creazione artistica', è ancor oggi estremamente attuale: siamo invasi da 'non-arte', 'sub-arte', 'pseudo-arte', che talvolta nelle forme più esasperate ci trascina nel trash: dall'ambito artistico al costume, alla moda, all'arredamento, dallo sport allo spettacolo".
    Dorfles era nato a Trieste il 12 aprile 1910 ed è morto a Milano il 2 marzo di 5 anni fa, a 109 anni. Fu, tra l'altro, visiting professor in varie università americane, e professore di Estetica nelle università di Milano, Cagliari, Firenze e Trieste oltre che autore prolifico di saggi, monografie, articoli ed elzeviri fin dal 1930.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza