/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fadoi, il 18% dei medici del Fvg pensa di lasciare il pubblico

Fadoi, il 18% dei medici del Fvg pensa di lasciare il pubblico

Il 36%, se tornasse indietro, non si iscriverebbe a Medicina

TRIESTE, 29 dicembre 2023, 10:05

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 18% dei medici del Friuli Venezia Giulia pensa di lasciare il servizio pubblico, mentre il 36%, se tornasse indietro, non sceglierebbe più di iscriversi a Medicina. Inoltre solo per il 9% l'idea di pagare meglio gli straordinari, come previsto dalla manovra, è la ricetta idonea a tagliare le liste d'attesa. A sondare l'umore dei medici del Fvg è la survey condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri, su un campione di camici bianchi.
    Tra il 18% di medici che sta pensando di lasciare il servizio pubblico, il 9% vorrebbe andare nel privato, mentre l'altro 9% pensa di cambiare del tutto attività. Però le motivazioni di chi si sente ancora legato al pubblico restano forti: il 36% motiva la sua scelta con la coscienza di voler garantire a tutti il diritto alla salute e un altro 36% percepisce ancora come un valore la sicurezza del posto di lavoro.
    L'indagine punta ad analizzare le criticità nei reperti di medicina interna, che in media assorbono circa il 50% di tutti i ricoveri ospedalieri. Per il 55% il problema resta la carenza di personale medico e infermieristico. La scarsa valorizzazione del medico di medicina interna nell'organizzazione del lavoro ospedaliero è invece segnalata dal 27% degli internisti. La scarsa o mancata integrazione tra ospedale e servizi territoriali è indicata dal 18%. Quasi un plebiscito, osserva Fadoi, per l'utilizzo degli specializzandi a copertura dei vuoti in pianta organica, con solo il 27% che pensa possano mettere a rischio la qualità dell'assistenza.
    Infine, per ridurre le liste di attesa, per il 36% serve assumere personale, per il 18% occorre organizzare meglio le attività, per il 36% andrebbe invece ridotta l'inappropriatezza prescrittiva.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza