Sarebbe stato colpito da un
dirigente di una delle due squadre in campo mentre arbitrava la
partita di calcio. Vittima un minorenne. A denunciare l'accaduto
sono, in una nota congiunta, la Lnd-Figc del Friuli Venezia
Giulia, il Comitato regionale arbitri e la sezione arbitri di
Udine: un atto "odioso - la loro condanna - per di più compiuto
nei confronti di un arbitro minorenne da parte di una persona
adulta".
L'episodio è avvenuto ieri a Cormons (Gorizia) nel corso
della gara under 17 provinciali Cormonese-Deportivo Junior. A
subire la violenza in campo, secondo la ricostruzione, sarebbe
stato un arbitro della sezione Aia di Udine da parte di un
dirigente tesserato per la società Deportivo Junior di
Tavagnacco (Udine). Ora "la giustizia sportiva si esprimerà con
le sanzioni che riterrà adeguate", si legge nella nota.
"La misura è colma - scrivono Ermes Canciani (Lnd Fvg),
Riccardo Ros (Comitato regionale arbitri) e Cristian De Franco
(Aia Udine) - la violenza, sia fisica che verbale è
inaccettabile e non ha nulla a che vedere con il calcio. Il
fatto ancor più grave è che un calcio dove i violenti non
vengono immediatamente emarginati ed espulsi impedisce di fatto
alle sezioni di arbitri di provvedere al reclutamento di nuovi
ragazzi e ragazze. Un calcio che accetta come normale offendere
un quindicenne che fa sport e che può addirittura portare ad
atti di violenza come quello di ieri è un calcio destinato a non
avere più arbitri, regole, cultura sportiva, accettazione della
sconfitta come parte della propria vita".
L'augurio, conclude la nota, è che "il gravissimo episodio di
ieri sia un monito immediato per il futuro e che le società
della Lnd del Fvg si facciano parte diligente nell'allontanare
chi non si riconosce nei valori decoubertiniani dello sport".
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