"Cerchiamo di promuovere la cultura
delle nostre origini friulane che ha influenzato e continua
a contribuire alle qualità dell' identità multiculturale
dell'Australia. Perfino nella realizzazione del teatro
dell'Opera, simbolo di questo continente, molti friulani hanno
prestato la loro esperta manodopera". Così, il vicepresidente
del Fogolâr Furlan NSW di Sidney, Lucio Rupil, ha accolto a
Sidney il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, e il
presidente dell'Ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, al New
Bridge con i Fogolârs Furlans d'Australia, congresso itinerante
tra Sydney, Melbourne, Adelaide e Perth dal 26/11 al 6/12.
Il Fogolâr Furlan SNW, tra l'altro, edita Sot la Nape,
periodico "creato - ha spiegato Rupil - per diffondere la
cultura friulana e tenere stretti i legami con la Piccola
Patria, grazie al sostegno della Regione tramite l'Ente Friuli
nel Mondo. Il lavoro è svolto da volontari".
Per il Fogolâr Furlan Sidney c'era la presidente Lidia
Gentilini, in Australia da 61 anni. I due Fogolârs contano oltre
500 soci. Bordin ha detto: "Quando siete emigrati avete lasciato
una Regione ancora giovane che negli anni è cresciuta
guadagnando quell'autonomia che, anche grazie alla presenza e
alla forza delle minoranze linguistiche, ci permette di
governare le risorse e di prendere decisioni importanti, creando
opportunità per famiglie e imprese. Cerco di invogliare i
giovani di terza e quarta generazione ad avvicinarsi al Friuli
con l'auspicio che qualcuno ritorni. Ho percepito un sentimento
di gratitudine" verso l'Australia, "ma anche un forte legame
affettivo culturale e identitario che fa battere di friulanità
il vostro cuore".
"Ente Friuli nel Mondo quest'anno compie 70 anni - ha
ricordato Basso, spiegando che il fine dell'Ente è mantenere i
rapporti con i 140 folgolars nel mondo. "Se oggi il Fvg è nelle
condizioni di richiamare lavoratori è anche grazie a rimesse e
sforzi dei vostri genitori e nonni".
Bordin ha poi incontrato il viceconsole generale d'Italia a
Sidney, Giuditta Giuffrida, la quale ha sottolineato che in
città ci sono 55mila italiani iscritti all'AIRE, e con Rachele
Grassi, segretaria generale Camera di Commercio
italo-australiana a Sidney cui fanno riferimento 300 aziende. In
aprile si terrà un forum sulla manifattura avanzata in cui
l'offerta italiana incontrerà la richiesta australiana.
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